Quello sanitario è un settore molto articolato che comprende, tra l’altro, le attività ospedaliere e delle cliniche specializzate, gli studi medici e medico dentistici, le attività di psicoterapia, psicologia, fisioterapia, le cure a domicilio e i laboratori di analisi. La natura eterogenea degli ambienti in cui operano i lavoratori presenta potenzialmente un’ampia varietà di pericoli.

Sul versante infortunistico le denunce nel 2012 sono state circa 47mila in calo del 3,4% rispetto al 2008, a fronte di una contrazione più consistente dei lavoratori assicurati all’Inail del 9%. Oltre il 57% dei casi (quasi 27mila) hanno interessato i servizi ospedalieri e 3 infortuni su 4 sono avvenuti negli ospedali e case di cura generici.

Alta la percentuale (circa 73%) di infortuni femminili in occasione di lavoro che raggiunge quasi l’84% per le lavoratrici straniere. La fascia di età maggiormente interessata è quella dei 35-49 anni con un’età media dell’infortunate di 45 anni per le italiane e di 42 per quelle straniere. La sede della lesione prevalentemente coinvolta per entrambi i sessi è la colonna vertebrale sia per gli indennizzi in temporanea (19,8%) che per quelli in permanente (11,0%), mentre per i decessi oltre l’83% riguarda il cranio.

Fonte: Dati INAIL