Nel 2012 i premi del lavoro diretto italiano raccolti nel ramo Responsabilità civile generale dalle 69 imprese che hanno esercitato il ramo (Tavola n. 1) sono stati pari a 2.939 milioni di euro, con un incremento dello 0,2% rispetto al 2011 che segue alla riduzione dell’1,1% osservata in tale anno. La raccolta Responsabilità civile generale realizzata dalle imprese che hanno esercitato il ramo ha costituito l’8,5% dei premi complessivi delle assicurazioni danni di tali imprese (8,3% nel 2011), secondo le statistiche pubblicate dall’IVASS.

La raccolta premi per fasce di mercato (Tavola n. 2) evidenzia che nel 2012 le 10 imprese appartenenti alla prima fascia hanno realizzato il 76,9% del portafoglio premi complessivo del ramo Responsabilità civile generale.

I gruppi con portafoglio premi del ramo Responsabilità civile generale non inferiore a 100 milioni di euro (comprendenti 28 imprese, pari al 40,6% delle imprese esercenti il ramo) hanno presentato, nel 2012 (Tavola n. 3), una raccolta pari a 2.397 milioni di euro (81,6% del totale mercato di ramo).

Incidenza dei costi di gestione

Nel 2012 le provvigioni di acquisizione e di incasso (Tavola n. 6) hanno inciso sui premi lordi contabilizzati per il 21%, restando sostanzialmente invariate rispetto al valore massimo del 21,2% rilevato nel 2011 che costituisce il valore massimo (valore minimo: 20,2% nel 2009). L’incidenza delle altre spese di acquisizione pari, nel 2012, al 4,4% dei premi, è risultata in crescita rispetto agli anni precedenti (4% nel 2011 e 3,8% nel 2010), mentre il peso delle altre spese di amministrazione resta stabile al 4,3% dei premi (valore minimo di

periodo: 4,1% nel 2010; valore massimo: 5,3% nel 2007).

Le spese di gestione, nel 2012, hanno, pertanto, complessivamente inciso sui premi contabilizzati per il 29,7%, che costituisce il valore massimo del periodo esaminato (valore minimo: 28,3% nel 2010).

L’incidenza è stata più contenuta per le imprese di prima fascia (28,7%) e più elevata per le imprese di quarta fascia (38,7%) (Tavola n. 7).

Andamento dei sinistri

I sinistri denunciati nel 2012 (Tavola n. 9), indipendentemente dal loro anno di accadimento, sono stati 451.795, risultando in calo (-10,4%) per il terzo anno consecutivo.

Il ramo Responsabilità civile generale presenta le caratteristiche tipiche di ramo a lenta liquidazione dei sinistri: infatti, entro l’anno successivo a quello d’accadimento sono stati pagati mediamente circa l’80,9% dei sinistri con seguito ed entro la fine del quinto anno circa il 94,4% (Tavola n. 13), mentre per quanto riguarda l’onere complessivo dei risarcimenti, è stato mediamente pagato, rispettivamente, circa il 31,9% e il 64,5% del relativo importo (Tavola n. 14).

I sinistri accaduti nel 2012 sono stati pagati, nell’anno di generazione, ad un costo medio (Tavola n. 15) pari a 1.716 euro (+1,4% rispetto ai sinistri 2011 pagati nell’anno di generazione) e riservati mediamente (Tavola n. 16) a 8.062 euro (-0,8% rispetto ai sinistri 2011 riservati nell’anno di generazione).

Il costo medio complessivo (pagato e riservato), nell’anno di generazione, dei sinistri avvenuti nel 2012 (Tavola n. 17) è stato pari a 4.854 euro (-1,6% rispetto al 2011); se si comprendono anche le stime per sinistri tardivi (IBNR)8, il costo medio (Tavola n. 18) è ammontato a 5.606 euro.

Nel 2012 l’onere relativo ai soli sinistri di competenza dell’esercizio ha pesato sui premi di competenza per il 73,9%, in calo rispetto al 78% del 2011 (valore minimo: 74,7% nel 2007; valore massimo: 86,7% nel 2010) (Tavola n. 22); l’onere complessivo dei sinistri (costo dei sinistri di competenza dell’esercizio più sufficienza/insufficienza degli importi riservati alla chiusura dell’esercizio precedente) ha mostrato un’incidenza sui premi del 90,9%, in riduzione rispetto al 92,8%, che ha costituito il valore massimo del periodo (valore minimo di periodo: 78,3% nel 2007). Il rapporto tra la riserva sinistri complessiva e i premi contabilizzati si è confermato in crescita e pertanto nel 2012 ha raggiunto il valore massimo del periodo, pari al 452,7% (valore minimo: 386,5% nel 2007).

Risultato del conto tecnico

Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione nel periodo esaminato ha registrato una perdita, tranne che nel 2007 (Tavola n. 24). In particolare, tale perdita, che nel 2012 è ammontata a 345 milioni di euro (pari all’11,7% dei premi di competenza), si è ridotta rispetto all’anno precedente (quando era stata pari a 561 milioni di euro e aveva inciso per il 19% sui premi di competenza) a causa del miglioramento del saldo tecnico e della crescita dei proventi netti degli investimenti.