Nel mese di aprile la nuova produzione vita raccolta in Italia da imprese italiane e rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è pari, secondo una prima stima dell’ANIA, a € 5,2 mld, il 18,1% in più rispetto allo stesso mese del 2012; da gennaio i nuovi premi emessi hanno raggiunto € 20,6 mld, registrando un aumento del 22,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Considerando anche l’attività del campione delle imprese U.E., con premi (€ 1,6 mld) più che triplicati rispetto a quelli raccolti ad aprile 2012, i nuovi affari vita complessivi sono stati pari a € 6,7 mld (+38,7% rispetto allo stesso mese del 2012), mentre da inizio anno hanno raggiunto € 25,4 mld, il 31,1% in più rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

Relativamente alle imprese italiane ed extra U.E., nel mese di aprile i premi afferenti a nuove polizze di ramo I hanno ripreso a registrare incrementi significativi (+20,7%) rispetto allo stesso mese del 2012, a fronte di un ammontare premi pari a € 3,7 mld e che costituisce nel  mese analizzato il 72% dell’intera nuova produzione. Positivo, seppur in misura inferiore rispetto al mese precedente, risulta essere l’andamento relativo alle polizze di ramo V, che registrano un volume premi in crescita del 15,2% rispetto ad aprile 2012 e pari al 2% dell’intera raccolta di nuovi affari.

La restante quota (26%) della nuova produzione vita è rappresentata dalle polizze “linked” (ramo III) che, anche nel mese di aprile, continuano a registrare un incremento (+11,7%) della raccolta di nuovi premi rispetto all’analogo mese del 2012; vi ha contribuito esclusivamente la commercializzazione di polizze unit,

prevalentemente di tipo “classiche”, mentre si conferma la sostanziale assenza di commercializzazione di polizze index. Positivo anche l’andamento riportato dai contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, in aumento del 38,1% rispetto ad aprile 2012.

Si evidenzia, inoltre, che il 67% delle imprese del campione statisticato, rappresentative del 68% del mercato in termini di premi, ha registrato da inizio anno una raccolta superiore all’analogo periodo  del 2012 e che il 49% delle imprese (per una quota premi pari al 39%) ha ottenuto un risultato migliore rispetto alla variazione media registrata da tutte le imprese italiane ed extra-U.E. (+22,2%).

Da gennaio la modalità di versamento a premio unico costituisce la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 93% del totale in termini di premi; calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – l’incremento del volume premi da inizio anno passerebbe dal 22,2% al 21,7%.