Passano gli anni ma il rapporto degli italiani con il mondo delle polizze rimane problematico e nell’immaginario collettivo le assicurazioni continuano a viaggiare in una sfera nebulosa lontana che è sempre bene evitare. La situazione la conosciamo da tempo e recuperare la fiducia dei consumatori è un’impresa complicata che richiede alle Compagnie tanta pazienza e iniziative di marketing dai tempi lunghi.

Un ottimo misuratore delle strategie messe in campo dagli assicuratori è l’ormai tradizionale appuntamento annuale con gli Insurance Marketing Awards. Nati nel 2010 da un’idea di Luca Galgani, Sales Director di Jakala Marketing Solutions di Jakala Marketing Solutions – società italiana leader nei servizi di marketing assicurativo – in soli tre anni di vita si sono affermati come uno dei principali veicoli di diffusione dell’eccellenza del marketing assicurativo.

A poche settimane dalla conclusione della terza edizione proviamo a tracciare un primo bilancio con Luca Galgani. “Sono molto soddisfatto – afferma Galgani – perché in questi tre anni abbiamo potuto constatare una crescita costante del numero di progetti presentati. Se nell’edizione del 2011 l’incremento era stato del 15% sull’anno precedente, quest’anno siamo intorno al 25%. Una crescita numerica cui si accompagna un’indubbia evoluzione qualitativa dei progetti di marketing. E questo è un risultato importante perché l’obiettivo della nostra iniziativa non è tanto di individuare i progetti che producono più business a qualsiasi condizione, ma piuttosto di spingere le compagnie a ritrovare il loro ruolo etico e sollecitarle a impostare con i cittadini un nuovo livello di comunicazione che punti a far conoscere lo strumento assicurativo quale supporto fondamentale alle esigenze di welfare”.

 

Su quali tipologie di prodotto dovrebbero maggiormente concentrarsi le compagnie?

“Sicuramente sui settori della previdenza e della protezione.

La previdenza integrativa è un tema destinato a diventare sempre più rilevante visto che all’invecchiamento della popolazione si contrappone un progressivo abbassamento del trattamento pensionistico di base.

Credo che il principio fondamentale si basi sulla creazione di prodotti capaci di garantire protezione al cliente e che vengano percepiti come tali e di rendere attrattivi e comprensibili tali prodotti: questo è il mestiere che faccio in Jakala. Pensiamo solo alle potenzialità delle polizze Long Term Care, opportunamente animate , promozionate , rinnovate e riadattate alle esigenze di un’ampia platea di consumatori”.

 

Insomma, dalle sue parole si intuisce che a livello di marketing il mondo assicurativo si sta evolvendo.

“Il processo di crescita è indubbiamente avvertibile”, puntualizza Galgani. “Viviamo in un contesto altamente competitivo, dove le compagnie puntano sostanzialmente a fidelizzare i clienti attraverso “colpi di sconto” sulla Rc Auto e tentare successivamente cercare di soddisfare le diverse esigenze assicurative o coprire le aree di rischio della famiglia o dell’azienda. Ma l’evoluzione della società ha tempi velocissimi e la chiave del futuro sta nello sviluppo di soluzioni innovative che rispondano in tempo reale ai nuovi comportamenti indotti dalla crisi che, ad esempio, obbligano sempre più spesso le persone a lasciare la macchina in garage o a utilizzare sistemi di car sharing”.

 

Un esempio di queste soluzioni innovative?

“Le assicurazioni in Italia stanno utilizzando logiche di fidelizzazione di mercati più “evoluti” a livello marketing come ad esempio la GDO. Insieme a Cattolica ho sviluppato un Programma a Punti legato alla Previdenza e al Vita. Con Direct Line un programma di cash back dove le insegne presenti (tra cui apple, groupon ed expedia) pagano i buoni benzina ai clienti che rinnovano , una Promo con Axa MPS che regalava Premio Certo per ogni Polizza Protezione e Vita presso tutti gli Sportelli Gruppo MPS e, infine, un Programma di Fidelizzazione che si basa sui City Deals e sconti con oltre il 50% con Sara Assicurazioni. Il Futuro del marketing assicurativo è già cominciato ed è già sotto i nostri occhi”.