Pagina a cura di Nicola Capuzzo

 

Per trasferire il relitto della Costa Concordia è stata prenotata la nave semi-sommergibile più grande al mondo. L’annuncio è arrivato ieri da Dockwise, società olandese controllata da Royal Boskalis Westminster, proprietaria della Vanguard, un moderno mezzo navale con ponte di carico che misura 275 metri per 70 metri progettato e costruito per spostare da una parte all’altra del mondo piattaforma petrolifere offshore e altre strutture extra-large.

Il valore del contratto di caricazione, trasporto e scaricazione della Concordia è di 30 milioni di euro e, secondo quanto risulta a MF Shipping & Logistica, prevede delle penali progressivamente crescenti nel tempo, se Costa Crociere optasse alla fine per far rimorchiare la nave invece che caricarla sulla Vanguard.

Dando l’annuncio del contratto, Boskalis ha precisato che «la Concordia potrà essere caricata in un’unica operazione sulla Dockwise Vanguard e trasportata in sicurezza verso la località in cui verrà demolita.

La destinazione del relitto è ancora da definirsi, anche se sono in fase di valutazione diverse possibilità tra le quali quella che la nave venga demolita in Italia».

 

Nel dettaglio, l’operazione prevede che sul ponte della Vanguard, una volta che questa avrà raggiunta la posizione semi-sommersa, venga caricata la Costa Concordia. Le cisterne di zavorra dell’unità verranno a quel punto svuotate, portando così il relitto al di sopra della sua linea di galleggiamento. Come data per lo svolgimento di questa operazione viene citata la metà del 2014. I costi per il recupero della Costa Concordia, destinati a superare i 600 milioni di euro, verranno interamente sostenuti dalle assicurazioni P&I (Standard e Steamship) e dai riassicuratori.

Il porto di destinazione del relitto della Concordia non è ancora stato deciso e l’utilizzo della Dockwise Vanguard rimetterebbe i vari pretendenti (Piombino, Palermo e Genova) sullo stesso piano.

L’opzione rimorchio deve tenere infatti conto del pescaggio (la parte di scafo immersa) della Concordia di 18 metri, profondità che richiederebbe importanti lavori di dragaggio dei fondali. L’opzione Vanguard garantirebbe invece vantaggi importanti nelle fasi di scarico del relitto, perché consentirebbe il trasferimento della Concordia direttamente dalla nave di Dockwise (che ha un pescaggio di 11 metri) su un piazzale a terra dove potere poi procedere allo smantellamento della nave. Se dunque il porto di Piombino in meno di otto mesi sarà in grado di attrezzare una banchina sufficientemente ampia per accogliere lo scafo e provvedere alla demolizione, torna in pole position nella competizione fra i porti italiani per aggiudicarsi questa commessa. (riproduzione riservata)