di Luisa Leone

Le Casse previdenziali si fanno la spa per gli investimenti. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, gli enti previdenziali degli architetti e ingegneri, dei geometri, dei geologi e dei periti industriali avrebbero deciso di unire le forze e creare un veicolo ad hoc per gestire insieme gli investimenti.

 

La mossa permetterebbe loro di avere una forza maggiore sul mercato ma anche di poter mettere insieme una massa critica in grado di affrontare dossier di un certo spessore. La mission della nuova società non sarebbe specifica, ma secondo indiscrezioni un focus particolare dovrebbe essere sul settore delle infrastrutture, con incursioni possibili anche nell’immobiliare e altri campi. L’attenzione alle infrastrutture non stupisce, se si pensa al doppio ritorno che questi enti potrebbero avere da simili investimenti, visto che mettere in moto nuovi cantieri significherebbe anche generare lavoro per i propri iscritti, in un momento certo non facile per il comparto.

Non sarebbe la prima volta che le casse tentano di mettersi insieme per fare massa critica e gestire insieme gli investimenti. Era l’inverno del 2011 quando Inarcassa, Epap (pluricategorie), Cipag (geometri) ed Eppi (periti) annunciavano la creazione di un fondo per il rilancio dei cantieri. Quel veicolo, che avrebbe dovuto avere un capitale iniziale di 100 milioni, alla fine non ha visto la luce, ma adesso, in presenza di una situazione anche più deteriorata per i professionisti del settore, il progetto è tornato in pista con molte più chance di decollare. Come dimostra il fatto che, secondo indiscrezioni, proprio ieri mattina Inarcassa avrebbe deliberato il via libera alla nuova società. La decisione per altro sarebbe la conseguenza di quanto annunciato qualche mese fa dal presidente Paola Muratorio: «Siamo pronti a investire per la crescita del Paese e il rilancio del settore dell’edilizia», aveva detto nel corso di un recente convegno a Roma. Di certo c’è che il comparto soffre e proprio ieri il sindacato degli ingegneri e architetti (Inarsind) ha lanciato una petizione per chiedere al governo «riforme profonde e adeguate». L’iniziativa culminerà a settembre con la consegna, simbolica, delle chiavi degli studi firmatari al premier. A questo punto per il successo della spa delle casse però sarà fondamentale la rapida adesione anche degli altri enti. (riproduzione riservata)