Dopo il «tutto esaurito» sull’inoptato di Fondiaria-Sai, i cui diritti connessi alle azioni ordinarie due giorni fa sono stati ceduti per intero a prezzi stracciati, procede l’offerta relativa a Unipol. L’asta sugli inoptati, su cui calerà il sipario una volta per tutte venerdì, segue i due aumenti di capitale da 1,1 miliardi ciascuno. Le due operazioni, tuttavia, non hanno fatto il pieno ma si sono chiuse con diritti residuali che davano la possibilità di sottoscrivere nuove azioni per un ammontare totale di circa 660 milioni considerando le due compagnie. Ebbene, ieri, secondo quanto riferisce Reuters, al termine del terzo dei cinque giorni di asta sull’inoptato della compagnia bolognese guidata dall’ad Carlo Cimbri, sono stati collocati 603.615 diritti collegati ai titoli ordinari al prezzo di 0,0002 euro l’uno (ogni diritto consente di sottoscrivere 20 nuove azioni al prezzo di 2 euro l’una). Un ammontare che va ad aggiungersi ai diritti collocati nei primi due giorni, raggiungendo quota 3,44 milioni circa su un totale disponibile di 5,73 milioni. Contestualmente sono stati venduti circa 4,5 milioni di diritti relativi alle Unipol privilegiate a 0,0002 euro. Tale importo, sommato a quello dei giorni precedenti, porta il totale «piazzato» tra gli investitori a circa 6,5 milioni su 7,4 milioni. Sempre ieri, sono stati, inoltre, collocati 274.500 diritti relativi alle Fonsai risparmio a 0,0001 euro, operazione che porta il saldo complessivo a quota 544.500 su circa 993.000 disponibili. Quanto all’identità degli investitori, bisognerà probabilmente attendere almeno la prossima settimana per conoscere il nome di chi ha deciso di puntare una fiche sul nuovo gruppo assicurativo che passerà per la fusione tra Premafin, Fonsai,Milano Assicurazioni e il braccio assicurativo di Unipol. Ieri, intanto, in Borsa, Via Stalingrado ha ceduto lo 0,10% a 2 euro tondi tondi, che è poi il prezzo a cui si possono sottoscrivere le nuove azioni, mentre Fonsai ha guadagnato lo 0,40% a 1,009 euro (il prezzo di sottoscrizione in questo caso è 1 euro).