di Carlo Giuro

La riforma Fornero tocca principalmente la previdenza obbligatoria, ma costituisce anche un primo passo verso un riordino più ampio del sistema del Welfare. Già nel testo varato però si intravedono significativi aspetti che incidono sulla previdenza integrativa, oltre all’ampliamento del gap previdenziale dovuto all’estensione a tutte le categorie di lavoratori del metodo contributivo dal primo gennaio 2012, che già aumenta il bisogno di ricorrere a strumenti integrativi. Innovativa la previsione contenuta nel decreto salva-Italia di un possibile opting out, vale a dire lo spostamento dei contributi del lavoratore dalla previdenza obbligatoria a quella integrativa, che ha già fatto scattare la protesta dei sindacati. Verrà infatti costituita una commissione per valutare, entro fine 2012, questa misura che va a favore delle giovani generazioni. Ma davvero importante è la norma che riguarda l’elaborazione di un programma annuale coordinato di iniziative di educazione previdenziale volte a far capire ai giovani la necessità di risparmiare per la pensione. Senza dimenticare che la manovra Montiesclude da quella minipatrimoniale che è la nuova imposta di bollo i fondi pensione, oltre ai fondi sanitari. (riproduzione riservata)