Dal 2011 è entrato in vigore il nuovo assetto della Vigilanza europea con la creazione delle tre super authority (European Supervisory Authorities), l’Eba per il settore bancario, l’Esma per il settore finanziario e l’Eiopa per il settore assicurativo e previdenziale. Ma qual è il ruolo della nuova Autorità continentale su compagnie di assicurazione e fondi pensione? E quanto è stabile il sistema in questo momento difficile per i mercati? Ne parliamo con Gabriel Bernardino, presidente dell’Eiopa. Domanda. Perché è stata creata una super authority su assicurazioni e previdenza? Risposta. Prima e durante la crisi finanziaria, nel 2007 e 2008, il Parlamento europeo si è attivato per favorire una Vigilanza europea più integrata per assicurare un reale livellamento del campo da gioco per tutti gli attori del panorama europeo e per riflettere l’aumentata integrazione dei mercati finanziari nell’Unione. Come risultato, la cornice di vigilanza è stata rafforzata per ridurre il rischio e la severità delle future crisi finanziarie. L’Eiopa è stata istituita in conseguenza delle riforme sulla struttura della Vigilanza sul settore finanziario in Europa. La riforma è stata avviata dalla Commissione europea, seguendo le raccomandazioni della Commissione dei Saggi presieduta da Jacques de Larosière e supportata dal Consiglio europeo e dal Parlamento. I principali compiti dell’Eiopa sono quelli di supportare la stabilità del sistema finanziario, la trasparenza dei mercati e dei prodotti finanziari così come la tutela degli assicurati nonché degli aderenti e beneficiari dei fondi pensione. Tra i suoi principali obiettivi vi è la protezione dei consumatori, un reale supporto alla ricostruzione di un sentimento di fiducia nel sistema finanziario, nonché la realizzazione di un elevato, effettivo e consistente livello di regolazione e supervisione. Siamo un organismo indipendente rispetto al Parlamento europeo, al Consiglio dell’Unione europeo e alla Commissione. D. Come agite nei confronti delle Autorità di Vigilanza nazionali, in Italia Isvap e Covip? R. L’Eiopa è un’Autorità di vigilanza europea e ha un compito preciso, responsabilità e poteri definiti nella regolamentazione e complementari rispetto ai poteri delle Autorità di vigilanza nazionali. La nostra relazione quotidiana con i supervisori nazionali è legata a queste differenti responsabilità e al concetto di indipendenza, all’interno di uno spirito di stretta collaborazione. Infatti l’Eiopa sta costruendo le proprie risorse ma sta anche utilizzando l’esperienza e la conoscenza dello staff delle Autorità nazionali. D. Come procede l’applicazione di Solvency II? Qual è l’opinione dell’Eiopa sullo stato di salute delle compagnie di assicurazione italiane alla luce dei vostri stress test? R. L’Eiopa ha terminato l’analisi tecnica che ci era stata richiesta per rispettare Solvency II. Il prossimo passo importante per l’Eiopa è quello di lavorare sull’implementazione della regolamentazione. Però per poter sviluppare il nostro lavoro in quest’area è necessario che sia definito il fondamento legale. Questa è la parte della cosiddetta direttiva Omnibus II che è correntemente discussa a livello europeo a Brussels. Con riferimento agli stress test, l’Eiopa è indubbiamente soddisfatta per i risultati. L’esercizio conferma che il mercato assicurativo europeo è robusto e che le compagnie sono ben preparate per affrontare potenziali shock futuri. D. Qual è lo stato di salute dei fondi occupazionali europei dopo il cigno nero della crisi finanziaria ? R. Ritengo che un impianto normativo quale quello della Direttiva Iorp, che intende completare un mercato unico delle prestazioni pensionistiche occupazionali, potrà rafforzare la fiducia dei datori di lavoro e dei lavoratori e promuovere lo sviluppo delle pensioni private per i benefici dei cittadini europei e dell’investimento nell’economia reale. È un’opportunità unica ed è molto importante per rafforzare questi propositi. Soprattutto perché nei prossimi decenni il ruolo delle pensioni private e della previdenza integrativa, concepite per fronteggiare i costi dell’invecchiamento della popolazione, è destinato a crescere. È indispensabile allora rafforzare la fiducia dei cittadini europei nei regimi Ue attraverso migliori pratiche di gestione del rischio, sempre più adeguate misure per garantire la solvibilità del settore, basata sul controllo del rischio, e tramite un aumento della trasparenza. D. Sono previsti stress test per i fondi pensione? R. Sì, come parte della revisione della Direttiva Iopr ci sarà necessità di fare una verifica dell’impatto che dovrà incorporare qualche stress test. D. Ci vuole più educazione previdenziale e da dove si può partire per aumentarla? R. Sì, educazione e informazione sono due importanti temi per la tutela del consumatore. Al momento l’educazione previdenziale viene sviluppata a livello nazionale, sia da parte delle Autorità di vigilanza nazionali che di altre istituzioni. Il punto sul quale possiamo fornire valore aggiunto è quello della informativa agli iscritti. (riproduzione riservata) Carlo Giuro