Inail ha realizzato in collaborazione con Enel due vademecum per lavoratori e imprese dei settori delle costruzioni e agricolo. Dati, regole e buone pratiche per ridurre il rischio di infortuni dovuti a contatto diretto o arco elettrico, in presenza di linee elettriche in tensione

Il contatto con linee elettriche in tensione e l’innesco di archi elettrici nei lavori svolti in prossimità delle stesse sono spesso causa di infortunio sia nel campo delle costruzioni sia in ambito agricolo. Sono stati elaborati a questo proposito due vademecum dalla Consulenza tecnica salute e sicurezza dell’Inail, dai dipartimenti di ricerca dell’Istituto Dit e Dimeila e da Enel, che offrono dati aggiornati, consigli pratici e indicazioni normative per sensibilizzare operatori e imprese sulla gestione sicura dei lavori in presenza di infrastrutture elettriche, promuovendo la prevenzione e la formazione come strumenti chiave per la tutela della salute e della vita.

Il rischio elettrico: una minaccia concreta

L’energia elettrica è una presenza costante nella nostra quotidianità ma, se non è gestita correttamente, può trasformarsi in un pericolo concreto in luoghi di lavoro come i cantieri o durante le lavorazioni agricole. Gli infortuni più frequenti riguardano il contatto diretto o l’innesco di archi da linee elettriche aeree durante l’impiego di attrezzature che operano a una certa altezza da terra, quali gru, piattaforme elevabili, betoniere e altre attrezzature metalliche estensibili usate nelle operazioni a terra. Spesso, la causa principale è la mancata consapevolezza dei pericoli e la carenza di formazione specifica.

Riconoscere le infrastrutture elettriche per gestirle in sicurezza

Le reti elettriche italiane si sviluppano sia in superficie che nel sottosuolo, con linee di alta, media e bassa tensione che attraversano città, campagne e aree industriali. Nei cantieri così come nei campi, la presenza di linee aeree o interrate rappresenta un rischio costante e la distanza dalle linee alla quale si può manifestare il rischio cresce al crescere del livello di tensione della linea, come illustrato negli opuscoli. È fondamentale, quindi, esaminare attentamente l’ambiente di lavoro, individuare la presenza di infrastrutture elettriche – anche non direttamente visibili – e rispettare le distanze minime di sicurezza previste dalla normativa.

Prevenzione e formazione

Una adeguata prevenzione del rischio elettrico passa dalla conoscenza e dalla pianificazione, che devono essere oggetto di una costante formazione e aggiornamento del personale e di una appropriata diffusione generale dei principi base di sicurezza. Prima di iniziare qualsiasi attività, è necessario verificare la presenza di linee elettriche che devono essere considerate sempre in tensione fino a che non siano state adottate le necessarie procedure per porle fuori tensione e in sicurezza. Durante i lavori, bisogna adottare misure organizzative adeguate, come la richiesta di disalimentazione delle linee quando non è possibile mantenere le distanze di sicurezza, e assicurarsi che tutti gli operatori abbiano ricevuto una formazione specifica sui rischi elettrici. In caso di utilizzo di attrezzature come gru o piattaforme elevatrici, è importante valutare tutte le possibili traiettorie di movimento e, nelle attività di scavo, si deve tenere conto anche delle linee sotterranee, informandosi presso l’ente distributore prima di effettuare scavi profondi.

Cosa fare in caso di infortunio elettrico

Se si verifica un incidente, la prima regola è non toccare mai direttamente l’infortunato se è ancora in contatto con la fonte elettrica. Occorre chiamare immediatamente i soccorsi e seguire le istruzioni degli operatori. In caso di incoscienza dell’infortunato, valutare la presenza di battito e respiro e, ove in grado, procedere al massaggio cardiaco esterno. In caso di presenza di fiamme sul corpo o sugli abiti della vittima, non spegnerle utilizzando acqua prima che sia stata assicurata l’interruzione di energia elettrica. La tempestività e la corretta gestione dell’emergenza sono la chiave per ridurre le conseguenze degli infortuni, contribuendo alla tutela della sicurezza  dei lavoratori.