Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

Si prospetta una mezza marcia indietro del governo sulla stretta delle pensioni di cui si parla in questi giorni e che avrebbe dovuto prendere forma in manovra. Invece, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, l’esecutivo sta approntando una nuova edizione dell’emendamento al ddl Bilancio per placare le molte polemiche sorte sull’ipotesi di spostare le finestre per l’assegno previdenziale e rendere inefficace per alcuni il riscatto della laurea. Una conferma dell’impegno del governo a dirimere questo nodo è arrivata ieri direttamente anche dalla premier Giorgia Meloni nella sua replica al Senato. «L’emendamento sulle pensioni verrà corretto nella parte retroattiva. Nessun rischio per chi ha già riscattato la laurea», ha detto la presidente del Consiglio. All’elaborato stanno lavorando alcuni tecnici ministeriali in contatto con il Senato, dove si deve votare la Legge di Bilancio da 22 miliardi di euro, il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi che puntano anche sminare possibili rischi di incostituzionalità. L’obiettivo del governo resta comunque quello di riuscire a garantire degli incassi aggiuntivi per il Bilancio in modo da finanziare il pacchetto da 3,5 miliardi a sostegno delle imprese.
Attirare anche i bambini per iniziare da giovanissimi a costruirsi una posizione di previdenza complementare, usando lo strumento del payback quando si fanno acquisti al supermercato o si fa il pieno di benzina. È l’iniziativa lanciata da Fon.Te illustrata dal presidente Maurizio Grifoni durante la relazione annuale, che ha evidenziato un patrimonio 2025 di 6,5 miliardi (+10% sul 2024), oltre 322 mila iscritti (+10%) e 48 mila imprese associate. .
Allianz resterà in Ania. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza l’accordo per la riforma della governance dell’associazione delle compagnie di assicurazione presieduta da Giovanni Liverani sarebbe di fatto stato raggiunto. Cosi la compagnia tedesca Allianz, guidata in Italia da Giacomo Campora, che nei mesi scorsi aveva annunciato l’intenzione di uscire da Ania esprimendo insoddisfazione per l’assetto degli organi di governo dell’associazione, sarebbe pronta a ripensarci e a rimanere. La riorganizzazione, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, prevederebbe una distinzione più netta di funzioni tra il comitato esecutivo (composto oggi da 10 membri e presieduto da Liverani) e il consiglio direttivo, anch’esso presieduto da Liverani, dove oggi hanno rappresentanza i vertici di 30 compagnie. Nella nuova organizzazione, al comitato esecutivo sarebbero riservate le funzioni di governo e la definizione della strategia di Ania, mentre il consiglio direttivo avrebbe un ruolo di indirizzo e controllo. Una separazione di competenze che mira ad evitare sovrapposizioni e a rendere più efficiente l’organizzazione, e che riguarderebbe anche la distinzione di funzioni tra il presidente e la figura di direttore generale che sarebbe prevista dalla nuova organizzazione. Il presidente dovrebbe occuparsi soprattutto delle gestione degli stackholders, come i regolatori, il governo, le istituzioni europee o la comunicazione.
- IL CLIMA HA UN COSTO DI VITE UMANE
Il cambiamento climatico è un fattore di rischio sistemico che incide direttamente sulla salute delle persone. Ciò che colpisce le popolazioni si ripercuote su produttività, mercati
e stabilità delle imprese. Secondo un rapporto del World Economic Forum (Wef), sviluppato insieme a Boston Consulting Group (Bcg), Building Economic Resilience to the Health Impacts of Climate Change, senza adeguate politiche di adattamento, entro il 2050 i cambiamenti climatici potrebbero causare 14,5 milioni di morti, che si traducono in
oltre 12.500 miliardi di dollari di perdite economiche a livello globale. È un dato che fa riflettere, ma che non stupisce considerando come, nell’ultimo decennio, gli eventi meteorologici estremi abbiano accresciuto il tasso di mortalità di 15 volte nelle regioni più fragili rispetto ai Paesi dotati di maggiori strumenti di prevenzione e risposta alle emergenze. Eppure, nonostante la rilevanza del fenomeno, meno del 5% dei finanziamenti globali per l’adattamento climatico è oggi destinato alla tutela della salute, lasciando aperto un divario che rischia di ampliarsi proprio mentre l’urgenza cresce

Il governo ci ripensa e accorcia al 31/3/2026 i termini della proroga che inizialmente aveva intenzione di concedere ad alcune categorie di micro e piccole imprese obbligate alla sottoscrizione delle polizze catastrofali. In pratica, per quanto riguarda gli esercenti la somministrazione di alimenti e bevande e le imprese appartenenti al settore della ricettività turistica, la precedente versione del decreto legge Milleproroghe, varato dal Cdm l’11/12/2025 aveva previsto lo slittamento degli obblighi di sottoscrizione delle assicurazioni contro i disastri ambientali (polizze catastrofali) da parte delle predette imprese dal 31/12/2025 al 31/12/2026. Tale termine è stato ridotto al 31/3/2026.
Introdurre nei documenti informativi precontrattuali, Dip aggiuntivi e Mup (Modulo unico precontrattuale), un’apposita sezione dedicata alle informazioni concernenti le modalità di ricorso all’Arbitro assicurativo o al diverso sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie della rete FIN.NET, la rete europea di organismi nazionali per la risoluzione extragiudiziale delle controversie (ADR) nei settori bancario, finanziario e assicurativo. E aggiornare i siti internet e i profili di social includendo informazioni sulle modalità di ricorso all’Arbitro. Con il provvedimento n. 163 del 25 novembre 2025, l’Ivass, Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, ha modificato i regolamenti 40 e 41 del 2018 al fine di introdurre nei documenti informativi precontrattuali redatti da imprese e intermediari di assicurazione informazioni sulle modalità di ricorso all’Arbitro assicurativo, operativo dal 15 gennaio 2026. Vediamo i punti principali del provvedimento, che ha accolto diverse proposte effettuate dagli operatori del settore, sebbene permangano dei profili non compiutamente definiti. In particolare, il provvedimento sul diritto all’Oblio oncologico, seppur ancora in pubblica consultazione (9/2024), potrebbe conferire maggiore coerenza alla materia.
Gli immobili donati diventano più commerciabili e bancabili con l’azione di riduzione soltanto indennitaria, che garantisce di più gli acquirenti a titolo oneroso del cespite e gli istituti di credito. Scatta soltanto una tutela in denaro per i legittimari – dunque coniuge, figli e, eventualmente, ascendenti – se il donante o il testatore è andato oltre la quota disponibile, ledendo quella riservata per legge ai congiunti: è cancellata l’azione di restituzione a carico dei terzi acquirenti, che quindi non devono ridare ai legittimari l’immobile comprato se hanno trascritto l’acquisto prima dell’azione di riduzione; c’è tuttavia l’obbligo di compensazione economica a carico del donatario: molto dipenderà, quindi, dalla solvibilità di quest’ultimo. Restano intatti le ipoteche e i pesi posti dal donatario sull’immobile, mentre si riduce da dieci a tre anni, dall’apertura della successione, il termine per trascrivere la domanda di riduzione da parte dei legittimari. La stessa disciplina si applica a beni mobili registrati – come auto e barche – e non registrati. «Il notariato rivendica con orgoglio e soddisfazione la paternità di questa riforma che ha portata storica e va incontro ai cittadini rendendo più certe e sicure le donazioni dei beni immobili», commenta il presidente del Consiglio nazionale, Vito Pace
La «silver economy», nel nostro Paese, è oramai «una dimensione strutturale del mercato professionale»: al 31 dicembre scorso, infatti, i pensionati con oltre 60 anni iscritti alle Casse di previdenza che continuano ad esercitare l’attività lavorativa sono 130.077 (erano 118.294 l’anno prima), forti di una crescita «dal 2005 al 2024 del 209,06%». Ed il loro reddito medio è superiore a quello che, globalmente, assomma i soggetti di ogni fascia d’età nel perimetro ordinistico, giacché è pari a 50.890 euro, mentre gli altri si fermano a 47.601. È uno dei passaggi nodali del XV rapporto dell’Adepp, l’Associazione dei 20 Enti privati che contano un milione 657.776 associati (+0,33% in dodici mesi), presieduta da Alberto Oliveti, presentato ieri mattina, alla Camera dei deputati; nel dossier, realizzato dal centro studi dell’organismo, si osserva come il fenomeno rechi con sé «sfide ed opportunità», visto che da un lato «la crescente presenza di pensionati attivi contribuisce positivamente alla sostenibilità finanziaria» del comparto, «ampliando la base contributiva e riducendo la pressione sulle prestazioni» da erogare. E, dall’altro, «impone una riflessione sulle politiche di welfare, sulla flessibilità delle carriere e sull’equilibrio generazionale»
La stretta sul riscatto degli anni di laurea varrà solo per il futuro. Nella serata di ieri è stata la presidente del consiglio Giorgia Meloni a intervenire sulla decorrenza della disposizione in tema di pensioni e riscatto degli anni di laurea: «Nessuno che abbia riscattato la laurea vedrà cambiata la sua situazione», ha detto, «la modifica varrà per il futuro, in questo senso l’emendamento deve essere corretto». L’intervento tenta di placare gli animi, dopo una giornata con la maggioranza in fibrillazione e l’opposizione sugli scudi per l’emendamento del Governo alla legge di Bilancio che interviene sulle finestre per le pensioni anticipate e sulla valorizzazione del riscatto della laurea ai fini del prepensionamento
Continua l’espansione dell’ecosistema di Vittoria hub, incubatore Insurtech in Italia basato sull’open innovation e nato su iniziativa di Vittoria assicurazioni. Al termine della sesta Call for ideas, l’hub ha accolto quattro nuove startup: si tratta di MyVet, BigProfiles, Pausetiv e TaDa. Con questa ultima selezione Vittoria hub consolida la propria posizione di riferimento nell’ambito dell’Insurtech italiano, favorendo la nascita di sinergie fra startup, investitori e partner strategici.
Va in onda, da questo sabato, «Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei giganti», la docuserie ideata da Allianz in collaborazione con Rai, dedicata a sei atleti e paratleti azzurri ambassador del gruppo assicurativo in Italia per i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici. I protagonisti delle sei puntate, della durata di circa venticinque minuti, saranno affiancati da leggende sportive italiane che si sono distinte negli sport invernali a livello internazionale.

Dividono anche i costituzionalisti le norme del maxiemendamento del governo alla manovra che intervengono sul riscatto delle lauree brevi, determinando un allungamento dei tempi per andare in pensione anticipata, che in alcuni casi può arrivare a due anni e mezzo. Secondo Giulio Prosperetti, ex giudice della Corte costituzionale (dal 2015 al 2024), «premesso che il pensionamento anticipato è visto con sfavore dal legislatore, il quale da tempo tende ad aumentare l’età pensionabile, queste norme confermano questa tendenza con una gradualità». Il che, dice il giurista, mette sostanzialmente al riparo queste disposizioni da profili di incostituzionalità. La pensa diversamente Vittorio Angiolini, ordinario di Diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. «La prima osservazione — dice — è che le norme in questione sono scritte davvero male. Detto questo, esse sono di dubbissima legittimità». Il punto debole, secondo Angiolini, è la retroattività dell’intervento sul riscatto della laurea breve, quella che poi la premier Meloni ha promesso di togliere. Senza questa correzione, si finirebbe per colpire anche chi ha già riscattato il corso di studi, magari all’inizio dell’attività lavorativa.
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