L’edizione 2025 del volume ‘Il mercato assicurativo italiano’, realizzato da MF-Milano Finanza in collaborazione con KPMG, che include una sintesi dei numeri chiave e la riclassificazione dei bilanci di 85 compagnie assicurative operanti in Italia, oltre ad alcuni approfondimenti curati dai professionisti KPMG, tra i quali “Il bancassurance è il modello del futuro?”. La bancassicurazione è un modello ormai strutturale per il mercato italiano, destinato a rafforzarsi ulteriormente nei prossimi anni. Il canale bancario è visto come un punto di accesso privilegiato alla clientela retail e alle PMI, grazie alla capillarità delle reti e alla possibilità di integrare l’offerta assicurativa nei momenti chiave della relazione finanziaria con il cliente (erogazione del credito, gestione del risparmio, pianificazione previdenziale).
Il mercato assicurativo Vita italiano si conferma tra i più rilevanti a livello europeo: tra i principali paesi UE, solamente Francia (210 miliardi di Euro nel 2024 e 108 miliardi di Euro nel H1 2025) e Germania (154 nel 2024 e 83 nel H1 2025) raccolgono più premi Vita dell’Italia (110 nel 2024 e 62 nel H1 2025). In termini di incidenza premi Vita su PIL, invece, l’Italia (5,7%) si conferma al di sopra della media UE (4,4%) e seconda solo alla Francia (7,3%) tra i Top 5 Paesi EU. Nel primo semestre 2025 la raccolta netta nel ramo Vita è positiva di 2,9 miliardi di Euro, in netto miglioramento rispetto ai forti deflussi del biennio precedente.
Sul fronte distributivo, si conferma, anche a livello nazionale, la leadership distributiva del canale bancario con circa 36 miliardi di Euro (+10,6%, 58% del totale); seguono i consulenti finanziari con 10,5 miliardi di Euro (+26%, 17% del totale), gli agenti con 7,4 miliardi di Euro (+0,5%, 12% del totale), la vendita diretta con 6,8 miliardi di Euro (+2,8%, 11% del totale) e sempre più fanalino di coda la vendita a distanza e broker con 0,9 miliardi di Euro (-0,6%, 1% del totale).
Il business Danni mostra segnali di crescita (+7% vs H1 2024; +8,2% business non auto, +5,7% business auto), anche se rimane ancora sotto penetrato, fanalino di coda rispetto ai principali paesi EU con un rapporto premi/PIL del 2% contro la media europea del 3,65%. Anche se predomina in questo settore il canale tradizionale, si osserva comunque una forte crescita del canale bancassicurazione, che cresce più del doppio del canale tradizionale.
Gli esperti prevedono un incremento dell’incidenza della bancassicurazione nel mercato Danni Non auto, trainata soprattutto dalla crescita del business Salute, e dalla obbligatorietà delle Polizze CAT NAT. Secondo KPMG il canale bancassurance si rafforza come pilastro strategico per la distribuzione assicurativa. La sua quota di mercato nel comparto Danni No Motor si stima possa passare dal 15% nel 2025 al 18% nel 2028, con performance particolarmente positive nei rami Salute e Property.
I fattori di successo
Il report mette in luce come il successo del modello dipenda dal modello di offerta che dovrà affiancare cinque paradigmi :
• la gestione ed animazione della Rete con strumenti innovativi di lead generation;
• la strutturazione di prodotti che integrano assistenza, prevenzione e gestione del
rischio;
• un nuovo modello di ecosistema prodotto-servizio (in particolare sia sul Property che sul
Cyber);
• l’introduzione dell’AI nei processi di vendita e profilazione cliente, anche sfruttando in
modo significativo i dati che proprio il canale bancario ha a disposizione;
• l’attivazione di sinergie con il processo del credito, abilitando modelli gestionali di
valorizzazione del profilo assicurativo del cliente.
Secondo lo studio il canale bancario avrà un ruolo chiave grazie al suo osservatorio privilegiato che gli permetterà di diventare il consulente per la gestione dei rischi personali e d’impresa garantendo l’accesso ai capitali, ma anche la protezione dai rischi. Fondamentali sarà governare gli strumenti (dati e algoritmi) per l’identificazione dei bisogni e del “momento giusto”.