La situazione di crisi globale, che continuerà a produrre effetti significativi nel corso del 2024, così come gli eventi meteorologici estremi, sta contribuendo ad un aumento del livello di burnot dei dipendenti. Secondo l’ultimo rapporto “Risk Outlook 2024” di International SOS, l’80% dei professionisti della gestione dei rischi intervistati prevede che il burnout avrà un impatto significativo sulle aziende nel prossimo anno. Solo il 41%, però, ritiene che la propria organizzazione sia attrezzata per affrontare questa situazione.

Il rapporto fornisce inoltre una panoramica dettagliata di alcuni dei principali rischi che le organizzazioni dovranno affrontare nel 2024, tra cui la crisi climatica, il potenziale dell’intelligenza artificiale, l’evoluzione delle aspettative dei dipendenti e la crescita dell’instabilità a livello globale.

Il Risk Outlook Report 2024 di International SOS: le Top 5 Predictions

Burned out – La permacrisi si fa sentire

Negli ultimi anni, le problematiche causate dal Covid hanno cominciato ad attenuarsi, tuttavia nel contempo il conflitto Ucraina/Russia ha scatenato nuove ondate di interruzioni della supply chain e dei servizi in vari settori. A causa dell’accumularsi di questi fattori di stress, il rischio di burnout dei dipendenti sta diventando sempre più diffuso. I risultati del rapporto hanno evidenziato che le aziende e le organizzazioni hanno registrato un notevole aumento dell’assenteismo legate allo stress. Gli intervistati sottolineano che il livello di rischio percepito per i prossimi 12 mesi è il più alto mai registrato – il 65% ritiene che i rischi globali continueranno a crescere nel 2024 – aggravando lo stato di stanchezza dovuto ad una situazione di crisi permanente; secondo questi ultimi si raggiungeranno livelli di stress superiori rispetto a quelli pre-covid.

Crisi climatica – Il cambiamento climatico è sempre più evidente

Le temperature globali sono aumentate più velocemente nell’ultimo mezzo secolo rispetto a qualsiasi altro periodo precedente, evidenziando quanto il rischio climatico sia oggi rilevante per le aziende di tutto il mondo. Un’organizzazione su quattro ha osservato che la crisi climatica ha avuto un impatto sulle proprie capacità operative; quest’anno le allerte riguardanti eventi metereologici estremi hanno rappresentato la seconda categoria in ordine di importanza.

Questo dato si aggiunge al fatto che solo la metà degli intervistati dichiara di aver tenuto conto dei cambiamenti climatici nelle proprie policy di safety e sicurezza, sottolineando quanto molte organizzazioni possano essere esposte a questa tipologia di rischi. Questo problema non è certo destinato a scomparire, visto che circa tre quarti delle aziende dichiarano che le condizioni meteorologiche estreme rappresenteranno una sfida per i loro dipendenti e le loro attività nel prossimo anno.

L’instabilità globale si aggrava

La seconda maggiore preoccupazione per la sicurezza identificata dagli intervistati nel sondaggio di quest’anno riguarda le tensioni geopolitiche. Tre intervistati su quattro hanno espresso la convinzione che le loro organizzazioni dovranno affrontare impatti significativi sulle loro attività nel prossimo anno. In particolare, la crisi in corso in Israele e a Gaza, così come il persistente conflitto in Ucraina, contribuiscono a rendere instabile il contesto globale. I disordini civili e sociali, insieme all’instabilità politica, rappresentano le maggiori preoccupazioni per le organizzazioni. La natura imprevedibile di questi eventi evidenzia la necessità per le aziende di adottare solide misure di sicurezza, affrontando in modo proattivo le sfide derivanti dal dinamico panorama geopolitico globale.

AI – Rischi e opportunità

L’intelligenza artificiale ha il potenziale per creare una nuova rivoluzione industriale. Tuttavia, per ora, ciò complica ulteriormente il compito fondamentale di separare le informazioni affidabili dalla misinformazione e dalla disinformazione deliberata. Più di due intervistati su cinque hanno affermato di essere preoccupati per gli effetti della disinformazione medica sulla loro forza lavoro. Questo numero sale a tre su cinque quando si parla di informazioni non accurate: una situazione potenzialmente delicata, anche alla luce delle elezioni previste negli Stati Uniti il prossimo anno.

Il nuovo contratto di lavoro

Tre quarti delle aziende ed organizzazioni intervistate segnalano un aumento delle aspettative dei dipendenti in materia di Duty of Care. Di conseguenza, una percentuale di organizzazioni simile a quella appena menzionata ha deciso di prendere in carico anche compiti precedentemente considerati responsabilità del governo, fra queste, due terzi hanno deciso di assumersi un incremento delle responsabilità per sostenere le famiglie dei lavoratori in caso di necessità. Ciò sottolinea come sia finita l’era in cui si offrivano solo servizi di medicina del lavoro di base per le condizioni legate al lavoro. Sebbene siano ancora essenziali, le disposizioni in materia di salute sul lavoro devono essere migliorate con diversi supporti e interventi per salvaguardare e assistere i dipendenti in tutto il mondo.