Il futuro che ci aspetta fra mobilità sostenibile e salti in avanti

Dall’inviato speciale Ugo Ottavian

AUMENTI DEI PREZZI, NUOVE TECNOLOGIE E MAGGIORI SICUREZZE?

Se ci uniformassimo al pensiero di Galileo Galilei nei tempi nei quali viviamo, potremo veramente pensare di migliorare la nostra esistenza. Egli infatti alla fine del XVI secolo teorizzava che è scienza, ossia crescita della capacità senzienti degli uomini, …”quel sapere che sempre è costituito da sensate esperienze e necessarie dimostrazioni”.

Questa volta penserete l’inviato speciale sta proprio dando di matto, …cosa c’entra tutto questo con il titolo di questo articolo? Beh chi così riflette, proprio tutti i torti non li ha, ma non affrettiamo troppo le cose. La riflessione infatti arriva dalle turbolenze che non vogliono finire e che in qualche maniera fanno capo allo stesso mondo o a mondi almeno connessi a energia, auto e servizi.

Anche le persone di memoria corta ricordano senz’altro l’ultimo anno come quello di aumenti indiscriminati dei prezzi dell’energia, di progressi nel mondo dei trasporti alimentati a corrente e dell’aumento del costo dei servizi. In particolar modo quelli assicurativi, legati proprio al mondo dell’automobile.

IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA

Ci si aspetterebbe che a fronte di raggiunti benefici sociali le tendenze guardassero alla redistribuzione degli utili. Se le sicurezze ad esempio raggiunte nel mondo della circolazione automobilistica, hanno determinato un minor costo sociale in termini di sinistrosità, ci si aspetterebbe che il costo delle assicurazioni di quel comparto calasse almeno un poco.

Ma non è andata così anzi, le assicurazioni nazionali nell’ultimo anno sono in media cresciute di circa il 25%.

Se la grande diffusione nei veicoli degli aiuti alla guida (ADAS) spingono numericamente le vendite verso l’alto sin quasi a raggiungere i livelli pre pandemia in Europa e si registrano crescite delle vendite nel mese di ottobre 2023 del +14,1% rispetto ad un anno prima con un immatricolato a livello europeo di 1.039.253 veicoli, ci si aspetterebbe un abbassamento dei prezzi di vendita delle auto, ma non è andata così.

Se le norme EU spingono verso una circolazione dei veicoli “Carbon free” entro il 2035 e nel territorio dell’Unione nel periodo gennaio/ottobre 2023 le immatricolazioni di veicoli a trazione elettrica hanno battuto le immatricolazioni di quelli diesel con 1.603.808 veicoli totali, contro 1.307.043 veicoli alimentati a gasolio, ci si aspetterebbe una riduzione dei prezzi di vendita almeno nel settore delle autovetture, segmento che costituisce la parte maggiore dei numeri esposti. Ma non è andata così.

Par di capire che nei tempi del libero mercato, dell’intelligenza artificiale e delle maggiori possibilità a disposizione di tutti, siano le povertà e le ostilità a continuare a crescere in maniera esponenziale. Non solo, sembra proprio che un senso di impotenza generandi abbia coinvolto il genere umano che pare proprio refrattario ad una qualsiasi reazione, quasi narcotizzato dal vorticare delle cose.

LA TECNOLOGIA AIUTA?

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