L’invasione di Gaza e le relative conseguenze sull’area mediorientale hanno comportato un aumento dei rischi per la navigazione commerciale, con inevitabile aumento dei premi assicurativi. La reazione di alcune compagnie marittime è l’applicazione di uno specifico sovrapprezzo. Il 7 dicembre 2023, Maersk ha annunciato l’Emergency Risk Surcharge per le navi dirette verso Israele, spiegando che “verrà applicato alle merci importate da Israele per le prenotazioni con una Price Calculation Date dall’8 gennaio 2024 fino a nuovo avviso”.

L’importo di tale sovrapprezzo sarà di 50 dollari per i container da 20 piedi e di 100 dollari per quelli da 40 e 45 piedi. La nota di Maersk aggiunge che “quando i premi torneranno ai livelli precedenti, il sovrapprezzo verrà ritirato: i nostri team continueranno a monitorare frequentemente la situazione nella speranza di rimuovere il sovrapprezzo non appena possibile a livello operativo”.

Intanto, i ribelli houthi yemeniti hanno affermato che continueranno ad attaccare le navi dirette ai porti israeliani se non sarà consentito l’ingresso di cibo e medicinali nella Striscia di Gaza assediata.

Gli houthi hanno già attaccato navi che sostengono avere legami diretti con Israele, ma la loro ultima minaccia amplia la portata dei loro obiettivi. Indipendentemente dalla bandiera battuta dalle navi o dalla nazionalità dei loro proprietari o operatori, le navi dirette in Israele “diventeranno un obiettivo legittimo per le nostre forze armate”, hanno dichiarato.

La settimana scorsa, i ribelli hanno attaccato due navi al largo della costa yemenita, tra cui una battente bandiera delle Bahamas, sostenendo che fossero di proprietà israeliana. Il mese scorso, inoltre, le forze ribelli hanno sequestrato la Galaxy Leader, una nave da carico di proprietà israeliana.

Dopo il sequestro della Galaxy Leader, gli houthi hanno colpito con missili altre tre navi che transitavano nello Stretto di Bab-el-Mandeb, senza però provocare seri danni. Sul posto sono giunte navi militari di diversi Paesi, che nei giorni scorsi hanno intercettato altri missili e droni lanciati dallo Yemen. Il 9 dicembre, il consigliere per la Sicurezza Nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, ha dichiarato che se la comunità internazionale fallirà nello ristabilire la sicurezza della navigazione, il suo Paese interverrà direttamente.