ENTRO FINE ANNO LA COMPAGNIA POTREBBE RINNOVARE GLI ACCORDI BANCASSICURATIVI
di Luca Gualtieri
Il settore bancario è ormai un pilastro della strategia di Unipol. Non solo perché la compagnia bolognese è azionista di maggioranza relativa di due importanti istituti italiani, come Bper e la Popolare di Sondrio, ma anche perché gli accordi bancassicurativi sono una componente essenziale del piano industriale. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, proprio nelle prossime settimane dovrebbero essere rinnovate le alleanze con le due ex popolari nei rami danni e vita. Le partnership hanno già una storia ultradecennale alle spalle. Sono infatti stati siglati nel 2009 quando al vertice di Bper e della Popolare di Sondrio c’erano ancora gli storici presidenti Guido Leoni e Piero Melazzini. In quell’occasione Unipol (Cimbri era diventato direttore generale unico da appena un paio di anni) acquisì la maggioranza del gruppo assicurativo Arca, di cui fanno parte le società Arca Vita e Arca Assicurazioni. Anche se l’intesa sarebbe scaduta nel 2019, la compagnia e le due banche hanno scelto di muoversi in anticipo e nel 2017 l’hanno rinnovata per altri cinque anni, arrivando così alla fine del 2022.

Le discussioni per un allungamento della partnership (si mormora di un arco temporale di almeno dieci anni, se non addirittura 15) sono in corso dalla primavera scorsa, ma un’accelerazione è arrivata nelle scorse settimane con l’obiettivo di arrivare alla firma entro la fine di dicembre. Fiducia sull’esito delle discussioni è stata espressa da Matteo Laterza, amministratore delegato di UnipolSai e direttore generale di Unipol: «Puntiamo molto sulla possibilità che i nostri partner sulla bancassurance -Bper e Banca Popolare di Sondrio- possano continuare in un percorso di crescita e sviluppo che è di reciproco interesse», ha spiegato il manager agli analisti durante la presentazione dei risultati semestrali ribadendo che «la bancassurance è uno dei pilastri del piano industriale di Unipol». La conferma degli accordi costituirebbe un ulteriore tassello di quel terzo polo bancario che sta nascendo attorno a Unipol. Dopo aver raggiunto il 19,9% di Bper e aver espresso l’attuale cda, lo scorso anno la compagnia di Cimbri è salita al 9,5% della Popolare di Sondrio. Proprio la ex popolare valtellinese è al centro delle speculazioni del mercato, come possibile tassello della strategia di crescita.

In queste ultime settimane dell’anno è in dirittura di arrivo anche un altro accordo bancassicurativo, quello tra Banco Bpm e il Credit Agricole. Il gruppo francese ha infatti ottenuto l’esclusiva per trattare un’intesa nel ramo danni (che vale 300 milioni). Anche in questo caso strategie commerciali e assetti di governance sono interconnessi. Dalla primavera scorsa la banque verte è infatti socio di maggioranza relativa del Banco con il 9,2%. Per ora comunque la partecipazione non sembra destinata a crescere, mentre nell’assemblea di rinnovo del cda del 2023 i francesi potrebbero appoggiare la lista del cda. (riproduzione riservata)
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