Secondo Swiss Re, l’uragano Ian e altri eventi meteorologici estremi come le tempeste invernali in Europa, le inondazioni in Australia e Sudafrica e le grandinate in Francia e negli Stati Uniti hanno portato a una stima di 115 miliardi di dollari di danni assicurati da catastrofi naturali nell’anno in corso.

Il 2022 è il secondo anno consecutivo in cui le stime dei danni assicurati superano i 100 miliardi di dollari, continuando a registrare un aumento medio annuo del 5-7% nell’ultimo decennio. Il settore riassicurativo ha coperto circa il 45% delle perdite economiche di quest’anno, indicando un ampio divario di protezione in tutto il mondo.

“Il 2022 è stato un altro anno caratterizzato dall’aumento delle perdite dovute a catastrofi naturali e la domanda di assicurazione è in crescita, mentre il divario di protezione rimane ampio. Per consentire al settore assicurativo di tenere il passo con l’aumento della volatilità e della domanda, sarà fondamentale modellare l’evoluzione della frequenza e della gravità. I prezzi devono riflettere il rischio effettivo. In questo contesto complesso, Swiss Re è pronta a sostenere i clienti con il suo solido bilancio, la sua capacità di rischio e la sua esperienza”, ha detto Thierry Léger, Group Chief Underwriting Officer.

L’uragano Ian la catastrofe naturale più costosa del 2022

L’uragano Ian è la catastrofe naturale più costosa di quest’anno, con perdite assicurate preliminari stimate in 50-65 miliardi di dollari. L’uragano di categoria 4 ha toccato terra nella Florida occidentale alla fine di settembre con venti estremi, piogge torrenziali e mareggiate. Secondo le stime di Swiss Re, si tratta del secondo danno assicurato più costoso di sempre nei registri sigma, dopo l’uragano Katrina del 2005. Ciò evidenzia il potenziale di minaccia di un singolo uragano che colpisce una costa densamente popolata, in un anno altrimenti benigno per gli uragani. A febbraio, inoltre, una serie di tempeste invernali ha colpito l’Europa e ha provocato perdite assicurate stimate in oltre 3,7 miliardi di dollari, riportando questo rischio chiave nell’agenda del settore assicurativo.

La crescita dei pericoli secondari

Quest’anno conferma anche l’importanza dei pericoli secondari: a febbraio e marzo, le piogge torrenziali hanno provocato in Australia inondazioni diffuse che, con una stima attuale di 4 miliardi di dollari, rappresentano la catastrofe naturale più costosa mai verificatasi nel Paese. Oltre a numerose grandinate e temporali di piccole e medie dimensioni negli Stati Uniti, in Francia si è verificata la più grave serie di grandinate mai osservata, con perdite assicurate sul mercato che, secondo lo Swiss Re Institute, hanno raggiunto i 5 miliardi di euro.

Il settore assicurativo sta gestendo il rischio di catastrofi naturali basandosi su modelli all’avanguardia basati sulla simulazione per molti pericoli. Tuttavia, l’esperienza dei sinistri del 2022, sommata a quella dei cinque anni precedenti, sottolinea la necessità di adottare un approccio più lungimirante per tutti i rischi. La disponibilità di modelli e dati deve essere potenziata soprattutto per i rischi secondari come l’alluvione e la grandine, che sono in aumento ma che ricevono ancora meno attenzione da parte del settore.