BENESTARE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA. SI LAVORA PER LA SOLUZIONE DEI CREDITI FISCALI CONGELATI
di Cristina Bartelli
Si riapre fino al 31 dicembre (ma potrebbe anche essere più avanti) il termine per la presentazione delle Cilas per poter usufruire anche per il 2023 dell’aliquota 110% nelle ristrutturazione edilizie da superbonus. Il governo non ostacolerà la presentazione di emendamenti alla legge di conversione del decreto aiuti 4 (dl 176/22) all’esame delle commissioni del senato che prevedano una riapertura dei termini. Mentre si è al lavoro per trovare la soluzione F24 ai crediti incagliati nei cassetti fiscali. Si ragiona se porre una soglia, alla possibilità richiesta dalle banche di riversare gli incassi da f24 con una percentuale (1%) di crediti fiscali. Il decreto ha introdotto un taglio dell’aliquota , al 90%, per i condomini che al 25 novembre non avessero presentato la Cilas per i lavori. La riapertura dei termini guarda al 31 dicembre anche se con i tempi della legge di conversione, la scadenza potrebbe risultare già vecchia e dunque il 31 dicembre potrebbe diventare un riferimento più generale come i quindici giorni post pubblicazione della legge in G.U. Ma l’altra questione quella della cessione dei crediti fiscali, è in attesa di un intervento definitivo che sblocchi la situazione dei cassetti fiscali delle imprese piene di crediti che non si riescono a smaltire. I timori dell’esecutivo sono di rilievi da parte di Eurostat che già in passato era intervenuto mettendo in dubbio la circolazione dei crediti fiscali e della conseguente iscrizione nel bilancio dello stato di questo stock finanziario. «Abbiamo ben presente la situazione e stiamo lavorando per trovare la soluzione a un problema spinoso che viene dal passato e che dobbiamo risolvere, ci stiamo mettendo il massimo impegno nell’individuare gli interventi tenendo ben presenti le tematiche europee», spiega a ItaliaOggi il viceministro Maurizio Leo (nella foto) interpellato sulla possibile soluzione e sul pressing da parte di categorie e forze politiche. Al momento sul piatto l’ipotesi offerta da Abi e Ance di scomporre le somme versate con gli F24 di una quota di crediti fiscali è quella che viene presa in considerazione anche se ha comunque un costo. «La soluzione sull’f24 è la madre di tutte le battaglie» sottolinea Guido Quintino Liris (FdI) relatore del provvedimento, «bisogna fare lo sforzo massimo perché si individui la misura se non nel decreto legge 4, in legge di bilancio. Stiamo gestendo una fase transitoria e dobbiamo considerare che le imprese hanno preso impegni con le banche e si sono ritrovate normative modificate». Sulla risistemazione di tutta la stratificata disciplina del bonus edilizi, infie, il viceministro dell’economia Leo riconosce che «sarà fatta, è necessario ma in legge delega di riforma fiscale. Ci si è mossi in passato a macchia di leopardo, è interesse di tutti riformare la normativa».
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