Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Tocca nuovi record di crescita la cosiddetta dry powder dei fondi di private equity nel mondo, ovvero la potenza di fuoco accumulata a seguito delle rispettive raccolte fondi e non ancora investita. A livello globale, l’industria dei private equity ha accumulato fino al 15 dicembre 1.960 miliardi di dollari di riserve di liquidità disponibili per acquisizioni e altri investimenti, secondo gli ultimi dati forniti Preqin Pro.
Generali Assicurazioni scommette ancora sul Brasile mentre il Paese sudamericano si prepara al terzo mandato di Luis Inacio Lula da Silva alla presidenza. Nei giorni scorsi la compagnia italiana ha rafforzato l’alleanza con lo storico partner, il Banco Bmg. i nuovi accordi prenderanno avvio a gennaio e prevedono che per i prossimi 15 anni MG Seguros Vita e Previdenza, la compagnia assicurativa controllato dal Banco Bmg, operi in coassicurazione con Generali rispettivamente nella misura del 40 e del 60% sia per le nuove polizze sia per quelle esistenti.
Si è concluso l’ultimo step della complessa riorganizzazione del polo dell’agrifood delle Generali e che ha visto andare definitivamente in soffitta lo storico nome Genagricola. Come anticipato da MF-Milano Finanza (vedi il numero del 17 agosto), a ottobre si è svolta l’assemblea della Leone Alato che ha approvato la fusione per incorporazione di Genagricola, aumentando contemporaneamente anche il capitale sociale a 250 milioni di euro complessivi per effetto dell’operazione varata dal socio unico Generali Italia.

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Ansia da bolletta: è quella che sta assalendo i consumatori, pressati dall’aumento dei prezzi e dei tassi di interesse. E crollano i livelli di ottimismo, in Italia, ma non solo. La crisi dell’inflazione sta colpendo, infatti, quasi tutti gli europei. In Italia, l’80% dichiara che i rincari stanno avendo effetti negativi sulle finanze familiari (per il 36% sono effetti significativi, per il 44% lievi) e un altro 16% prevede che ne sarà colpito presto. A tratteggiare questo scenario è la decima edizione dell’European payment report, curato da Intrum, uno tra i principali operatori europei dei servizi di credito.
Dati dei conti correnti bancari e cassette di sicurezza con accesso europeo. Le Unità di informazione finanziaria (Uif) dei paesi Ue potranno accedere a ruota libera alle informazioni dell’anagrafe dei rapporti bancari di tutti i 27 paesi membri dell’Ue. Le autorità preposte alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo potranno quindi ottenere immediatamente le informazioni sull’identità dei titolari di tutti i conti europei attraverso un punto di accesso comune (Bar). È una delle novità che saranno introdotte a breve all’interno della riforma dell’antiriciclaggio Ue
Manovra alla Robin Hood sugli assegni dei pensionati: toglie ai ricchi per dare ai poveri, infatti, a proposito della rivalutazione dell’anno 2023. Tre gli schieramenti: poveri, indifferenti, ricchi. I poveri, cioè i pensionati che oggi intascano un assegno fino a 525,38 euro mensili, avranno la rivalutazione piena (al tasso del 7,3% fissato dall’Istat) più un premio dell’1,5%, se d’età fino a 74 anni e 364 giorni; del 6,4% se d’età superiore (dai 75 anni).

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  • Greco (Zurich): i cyberattacchi? Diventeranno non assicurabili
I cyberattacchi diventeranno «non assicurabili». A dirlo è l’amministratore delegato di Zurich, Mario Greco, in un’intervista al Financial Times. Ormai nel settore assicurativo non è un mistero che i rischi sistemici, come pandemie e cambiamenti climatici, mettono a dura prova la capacità del settore nel garantire le coperture. Tanto che nel 2022, per il secondo anno consecutivo, si prevede che i sinistri legati a catastrofi naturali supereranno i 100 miliardi di dollari. Ma la vera criticità, secondo Greco, restano i cyberattacchi. «Quello che non sarà assicurabile è il cyber», dice il numero uno di Zurich. Lo stesso Greco tratteggia le difficoltà che i gruppi assicurativi sono chiamati a fronteggiare. «Se qualcuno prende il controllo di parti vitali delle nostre infrastrutture, quali sono le conseguenze? I recenti attacchi che hanno preso di mira ospedali, oleodotti e i dipartimenti governativi stanno alimentando timori crescenti per questo genere rischio. Si aggiunga che la preoccupazione per la privacy degli individui può fare perdere di vista il quadro complessivo. Ci deve essere la percezione che non si tratta solo di dati — osserva Greco — si tratta di civiltà. Sono attacchi in grado di sconvolgere le nostre vite».

  • Piano industriale e nuovi vertici la pace difficile di Mediobanca
La banca milanese è stanca di guerra, i suoi soci non si sa. Dopo la battaglia delle Generali il rinnovo del cda è un altro passaggio cruciale per verificare lo stato dei rapporti con Delfin e Caltagirone. Piazzetta Cuccia stanca di guerra. I suoi azionisti non si sa. Dopo gli attriti tra l’ad di Mediobanca Alberto Nagel e i suoi grandi soci Leonardo Del Vecchio (scomparso lo scorso giugno) e Francesco Gaetano Caltagirone, e dopo la battaglia nell’assemblea delle Generali di aprile che ha visto sconfitta la lista per il cda presentata dai due stessi azionisti, c’è chi legge il 2023 come anno della possibile pace. O almeno di una tregua, che privilegi i risultati industriali a visioni strategiche finora opposte.
  • Unicredit e la doppia partita tra Azimut e Amundi
Intesa è stata benedetta in pompa magna sia da Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, che da Pietro Giuliani, presidente e ad di Azimut. Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni positive sul deal che prevede che Azimut costituisca in Irlanda una società di asset management che produrrà fondi d’investimento da destinare soprattutto a Unicredit (ma non solo), mentre quest’ultima conserva il diritto di acquisire la newco entro cinque anni (oppure prima, a condizioni non rese note). Tuttavia l’accordo è abbastanza vago e lascia molti punti interrogativi e così tra gli addetti ai lavori si è sviluppato un dibattito sul suo vero significato e in particolare sui suoi possibili esiti.
  • Donne, una vita di lavoro col gap a riposo con il 26% di redditi in meno
Secondo uno studio Wtw il divario di patrimonio con gli uomini al momento di andare in pensione è alto a causa della disparità retributiva. E a livello di manager le differenze dei guadagni sono ancora più cospicueN on è un mondo per donne. A fotografare (e bocciare) la forte differenza, a livello globale, tra il patrimonio tra uomini e donne al momento della pensione ci pensa lo studio “Global Gender Wealth Equity 2022” di Wtw (ex Willis Towers Watson), società globale di consulenza e brokeraggio assicurativo che opera anche in Italia, che rivela come le donne arrivino in media alla pensione con appena il 74% del patrimonio rispetto a quello di mariti, fratelli e fidanzati. La differenza tra i Paesi inclusi nell’analisi, a livello globale, va dal 60% nel peggiore dei casi (Nigeria) al 90% nel migliore (Corea del Sud). Con delle sorprese: la Spagna in cima alla classifica europea e la civilissima Olanda maglia nera dell’Europa.

  • Cialde del caffè, formaggi e wurstel, boom di ritiri per prodotti contaminati