Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

L’indice di solvibiltà e la liquidità delle compagnie di assicurazione restano elevati nonostante la crescita dell’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse ma dall’ultimo Rapporto sulla stabilità finanziaria, messo a punto da Banca d’Italia e Ivass, emerge un’allerta sui riscatti delle polizze Vita. «Le compagnie italiane del settore vita sono maggiormente esposte, rispetto alla media europea, ai rischi di tensione sulla liquidità dovuti alle estinzioni anticipate dei contratti anche a causa dell’esiguità di vincoli e di disincentivi contrattuali in caso di riscatto», si legge nel documento.
Christian Kanu, attuale ceo di Tokio Marine Europe, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, starebbe per prendere il timone di Generali Global Corporate & Commercial. Nel gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet c’è ancora qualche poltrona da sistemare dopo la riorganizzazione annunciata lo scorso giugno che ha comportato la salita di Marco Sesana, già Country Manager Italy, a general manager di gruppo e la chiamata di Giancarlo Fancel (ex group chief risk officer) a capo dell’Italia.
Crescono le immatricolazioni in Italia. A novembre aumentano su base tendenziale del 14,67%, con 119.853 nuove iscrizioni a fronte delle 104.519 registrate nello stesso mese del 2021. Lo ha comunicato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, secondo cui i trasferimenti di proprietà sono stati 415.438 (+43,07%) in luogo dei 290.382 passaggi ravvisati a novembre 2021. Il volume globale delle vendite mensili, invece, è stato di 535.291 e riguarda auto nuove per il 22,39% e mezzi usati per il 77,61%.
Completata la vendita a GamaLife di una parte del portafoglio vita italiano, composto prevalentemente da polizze tradizionali e unit-linked.

Si riapre fino al 31 dicembre (ma potrebbe anche essere più avanti) il termine per la presentazione delle Cilas per poter usufruire anche per il 2023 dell’aliquota 110% nelle ristrutturazione edilizie da superbonus. Il governo non ostacolerà la presentazione di emendamenti alla legge di conversione del decreto aiuti 4 (dl 176/22) all’esame delle commissioni del senato che prevedano una riapertura dei termini. Mentre si è al lavoro per trovare la soluzione F24 ai crediti incagliati nei cassetti fiscali.
A breve entrerà in vigore il regolamento europeo MiCa sulle criptovalute (Markets in Crypto-Assets). Banca d’Italia ha già reso note a giugno le sue linee guida e, progressivamente, l’intero mercato diventerà sempre più attento alla regolamentazione

- Auto, vendite su del 14,7%
Cresce del 14,7% a novembre il mercato dell’auto rispetto allo stesso mese del 2021. Secondo Anfia, nei primi 11 mesi del 2022 sono state 1.211.769 le immatricolazioni.

- I dubbi sul concorso di colpa delle vittime sono anche giuridici
Aveva suscitato clamore la sentenza 67/2022, con cui il 10 ottobre il Tribunale di L’Aquila ha riconosciuto il concorso di colpa di alcune vittime del sisma del 6 aprile 2009. Aldilà delle reazioni popolari, ci sono perplessità anche giuridiche. Gli eredi delle vittime del crollo totale di una palazzina chiedevano la condanna in solido di ministero delle Infrastrutture, Prefettura, Comune e degli eredi del costruttore dell’edificio a risarcire i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti per il crollo e quelli derivati dal decesso dei familiari. Il tutto a titolo di responsabilità ex articoli 2043, 2049 e 2055 del Codice civile, perché la palazzina era difforme dalle prescrizioni dell’epoca e incapace di resistere a un sisma non carattere anomalo né eccezionale. Il Tribunale, accertata la responsabilità delle amministrazioni per il crollo e degli eredi del costruttore per negligenza, premessa l’esclusione del sisma quale forza maggiore che escluda il nesso di causalità, ha ritenuto «obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire – così privandosi della possibilità di allontanarsi immediatamente dall’edificio al verificarsi della scossa – nonostante il notorio verificarsi di due scosse» poche ore prima.
- GamaLife, altre occasioni in Italia dopo Zurich
È arrivato il giorno del closing. Nella serata di ieri GamaLife, compagnia vita portoghese, ha completato l’acquisizione di un ramo d’azienda di Zurich Investments Life , comprendente principalmente un portafoglio di polizze vita tradizionali. La transazione, annunciata ancora lo scorso gennaio al prezzo di 128 milioni di euro e con un impatto sul Solvency ratio del gruppo svizzero di 11 punti, comporta per GamaLife il tanto atteso salto di dimensione sul mercato italiano. Salto che il ceo del gruppo Matteo Castelvetri, ha commentato sottolineando che si tratta di un passaggio «strategico» in un’area in cui la piattaforma intravede «opportunità». A guidare il consolidamento ci sarà anche Raffaele Agrusti, recentemente nominato direttore generale della filiale GamaLife Italia, che ha dichiarato: «Sono entusiasta di entrare a far parte del team GamaLife».
- Pensioni, per Opzione donna rispunta la mini proroga secca
Una proroga secca ma per soli sei o otto mesi, in attesa della definizione della riforma complessiva della previdenza. Il capitolo pensionistico di “Opzione donna” si arricchisce si una nuova ipotesi, malgrado la fresca riduzione del “bacino”, con tanto di “variabile figli”, prevista dal governo nel testo della manovra approdato alla Camera. Una stretta che ha scatenato le proteste di quasi tutte le opposizioni e dei sindacati e sulla quale non mancano le perplessità all’interno della stessa maggioranza. Ma la partita non sembra affatto chiusa. E i supplementari si giocheranno proprio a Montecitorio nel corso dell’esame, appena avviato, del Ddl di bilancio. Con i tecnici della Camera che, nel tradizionale dossier per illustrare le singole misure contenute nel provvedimento, invitano di fatto il governo a valutare «l’opportunità di chiarire» se l’eventuale ricorso al bonus Maroni del 10% in caso di permanenza al lavoro una volta raggiunti i requisiti di Quota 103, dovrà scattare «al momento di maturazione dei requisiti per il pensionamento».

- “Se vuoi fare carriera in casa, cambia ora”: la controllata di Allianz è destinata a decollare in Europa
Il graffito che raffigura Usain Bolt in una nota posa di vittoria è ancora all’ingresso degli uffici di Allianz Direct a Monaco. Ma a parte questo, molte cose sono cambiate nell’assicuratore diretto del gruppo Dax, lanciato tre anni fa. Allianz Direct vuole espandersi: “Abbiamo l’idea che in tre anni saremo in tutta Europa”, annuncia ora il capo di Allianz Direct Philipp Kroetz in un’intervista all’Handelsblatt. L’anno prossimo, dopo la fine delle vacanze estive, l’ingresso sul mercato francese avverrà come quinta unità europea, secondo Kroetz. Attualmente l’azienda è rappresentata in Germania, Paesi Bassi, Italia e Spagna. Per l’assicuratore diretto di Allianz, i segnali indicano attualmente un nuovo inizio, sebbene l’ingresso nel mercato sia stato inizialmente più che altro un “inizio stentato”.