di Luca Gualtieri
Le date appuntate nelle agende dei banchieri Giuseppe Castagna e di Giampiero Maioli sono quelle di martedì 20 e di mercoledì 21 dicembre. Il consiglio di amministrazione di Banco Bpm si riunirà infatti in uno di questi due giorni per decidere sull’alleanza con il Credit Agricole nel campo della bancassurance. Nelle scorse settimane infatti la banque verte ha avviato una trattativa in esclusiva con Piazza Meda per arrivare a un accordo nel ramo danni, valutato circa 300 milioni. L’intesa di massima di fatto è già stata raggiunta e in questi giorni i legali delle controparti stanno solo definendo gli ultimi dettagli tecnici prima dell’annuncio.

La partita si è aperta nella primavera scorsa, quando le polizze del Banco (affiancato dagli advisor Citi, Lazard e Kpmg) sono finite nel mirino di diversi gruppi italiani ed esteri. Offerte non vincolanti sono state presentate dal Crédit Agricole (seguito da Jp Morgan e Nomura), da Axa (Equita) e da Generali e da maggio è stato allestito un vero e proprio processo competitivo. Il perimetro dell’operazione è stato inoltre ridefinito nel corso dell’estate, quando il Banco ha annunciato di voler cedere soltanto il ramo danni e non l’intero pacchetto delle attività bancassicurative. Con l’ultimo giro di offerte a ottobre, la corsa tra i pretendenti si è ridotta a una sfida tutta francese tra Agricole e Axa. Anche se la compagnia francese avrebbe presentato un’offerta molto competitiva in termini di prezzo, la scelta di Piazza Meda andrebbe ricondotta alla proposta commerciale della banque verte e alle sinergie che potranno crearsi con le altre fabbriche prodotto. L’accordo è stato commentato positivamente dal ceo del Banco, Giuseppe Castagna, e dal responsabile per l’Italia dell’Agricole, Giampiero Maioli, che negli ultimi mesi hanno insistito sulla valenza industriale dell’alleanza.

La partita industriale si intreccia con i futuri assetti proprietari del Banco (altro articolo in pagina). A pochi mesi di distanza dal rinnovo del consiglio di amministrazione, oggi l’Agricole è primo azionista al 9,2%. Anche alla luce di un accordo sulle polizze, l’ipotesi più probabile è che i francesi appoggino la lista del cda che confermerà il ceo Castagna. A suggello dell’alleanza il board potrebbe inserire nella rosa fino a due candidati graditi ai francesi.

Ad ulteriore conferma dell’alleanza, il Banco è orientato a confermare la partnership con i francesi su Agos Ducato. Nella prima metà del prossimo anno infatti il gruppo guidato da Castagna non dovrebbe infatti esercitare l’opzione di vendita riferita al 10% del capitale dell’azienda milanese di credito al consumo controllata dall’Agricole. (riproduzione riservata)
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