La presidente di Ania Maria Bianca Farina ha aperto “Innovation by Ania 2022”, il convegno organizzato a Roma dall’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, per la prima volta disponibile anche virtualmente nel Metaverso.

Siamo tutti consapevoli di come l’innovazione sia un fenomeno ineludibile e di come sia, soprattutto, una grandissima opportunità sulla quale è doveroso e necessario confrontarsi regolarmente. Niente come lo scambio di esperienze può aiutarci a crescere e trasformare la tecnologia in una leva a nostro favore, a favore della nostra industria e della società in genere, non contro di essa. Questi anni ci hanno dimostrato, ancora una volta, che l’innovazione non si ferma nonostante gli shock finanziari, sanitari, geopolitici. Al contrario, ad ogni evento “epocale” che investe l’Europa e il mondo intero, la trasformazione tecnologica e l’adozione dell’innovazione vivono fortissime accelerazioni in un numero crescente di ambiti, favorendone il cambiamento. Grazie all’innovazione siamo stati in grado di rivoluzionare in pochissimo tempo il nostro modo di lavorare, di gestire anche i più piccoli compiti quotidiani o garantire la nostra mobilità. Con l’innovazione i nostri giovani, i nostri figli e nipoti hanno cambiato il loro modo di apprendere a scuola e all’Università, così come noi stiamo cambiando l’approccio alla formazione e all’aggiornamento continuo, che ormai sono un’urgente necessità.
L’innovazione ha molto migliorato le prospettive per la cura della nostra salute e, anche attraverso una sempre più efficace raccolta e uso dei dati, sta facendo compiere passi da gigante a tutto il mondo della medicina preventiva.
L’innovazione ha sostenuto le aziende, non solo le grandi, ma di qualsiasi dimensione nel trasformare il proprio modo di produrre, creando valore per i lavoratori e i clienti tanto quanto per gli azionisti e gli imprenditori.
Paradossalmente anche il dramma della pandemia, un’esperienza che ci auguriamo di non dover mai più rivivere, ha portato con sé un elemento di progresso: milioni di imprese in Italia e in tutta Europa si sono dimostrate flessibili e rapidissime nello sviluppare nuove modalità di lavoro ibride e nuovi modelli di business.
La trasformazione digitale, adottata a una velocità che poco prima ci sarebbe sembrata impensabile, ha letteralmente salvato milioni di imprese europee e decine di milioni di posti di lavoro“, ha detto Farina.

L’innovazione tecnologica non è – secondo la presidente Ania – necessariamente sinonimo di perdita di posti di lavoro: può, e deve essere il contrario, se tutti saremo in grado di comprendere appieno e governare questi processi di cambiamento a nostro vantaggio.

La stessa accelerazione la stiamo vivendo oggi su una tematica particolarmente attuale come quella della transizione energetica, in cui gli sforzi si stanno concentrando sulla ricerca di fonti energetiche alternative ed efficienti. E’ di questi giorni – ricorda Farina – la notizia relativa ai progressi sulla fusione nucleare, che ci lasciano ben sperare per il futuro. “Sappiamo però che tutti questi cambiamenti, tutto questo avanzare tecnologico pone a ciascuno di noi anche alcune domande scomode. Dobbiamo semplicemente abbracciare queste innovazioni e accettare di dipendere da esse in maniera cieca ed acritica? Dobbiamo invece avere paura di loro, della loro velocità?” La risposta dell’Ania è no: “Non possiamo permetterci di avere paura dell’innovazione. La paura rischierebbe di farci perdere parte delle importanti implicazioni positive, strumenti e processi, che l’innovazione tecnologica continua a portarci, sia a livello economico che sociale. Di contro, dobbiamo gestire il cambiamento e non subirlo, ma allo stesso tempo dobbiamo aver cura di non lasciare nessuno indietro, avendo rispetto e comprensione per chi nella società preferisce o è costretto ad abbracciare il cambiamento ad un passo più lento”.

Nel corso del suo intervento, Farina ha ricordato i grandi investimenti del settore nell’innovazione: “L’innovazione è centrale per Ania e per le assicurazioni. Continueremo in questo percorso per rispondere, sempre meglio, alle esigenze di protezione di imprese e cittadini, sfruttando le nuove tecnologie e supportando il Paese nelle prossime sfide”.

La sfida energetica è stata acuita dalla guerra in Ucraina, che ha accentuato la già critica situazione delle catene di approvvigionamento delle materie prime che, a loro volta, hanno fatto crescere l’inflazione molto oltre le aspettative.

Le Banche Centrali, di fronte a tale situazione inflazionistica, hanno iniziato a metà anno a migrare verso una politica monetaria restrittiva, innalzando i tassi di interesse e cercando di evitare la recessione come conseguenza diretta delle misure messe in atto.

In tale contesto, rileva Farina, continuano ad evolvere i bisogni di cittadini e imprese, soprattutto rispetto a necessità economiche di breve o medio periodo, in particolare:

  • I cittadini sono molto impattati dalla situazione macroeconomica e sempre più preoccupati di non riuscire a soddisfare alcuni bisogni primari, propri o della propria famiglia.
  • Le imprese hanno l’esigenza primaria di garantire la continuità aziendale, agendo soprattutto sul controllo dei costi, primi fra tutti quelli energetici e di acquisto delle materie prime. Se da un lato si stima che le imprese italiane chiuderanno l’anno con un fatturato in crescita del 9% sia rispetto al 2021 che ai livelli pre-Covid, dall’altro registreranno una marginalità inferiore rispetto agli stessi periodi.

Anche a fronte di queste esigenze le assicurazioni stanno investendo per sviluppare nuove soluzioni e modelli di servizio che trovano nell’innovazione un ruolo sempre più decisivo per affrontare le sfide del presente”.

Farina cita tra gli esempi:

  • I modelli di Underwriting si sono evoluti e utilizzano le più avanzate tecniche di Data Analytics per avere una maggiore capacità di stima dei rischi, assicurando un servizio di protezione sempre più vicino al reale bisogno del cliente.
  • Le reti di vendita dispongono di soluzioni tecnologiche che le rendono sempre più efficaci nelle proposizioni ai loro clienti.
  • I clienti hanno da tempo la possibilità di utilizzare le soluzioni digitali per gestire, ad esempio, in modo puntuale e veloce il momento delicato del sinistro.
  • I dipendenti possono beneficiare di nuove modalità di lavoro e di formazione più flessibili e digitali, con prime sperimentazioni di tecnologie immersive.
  • Le Compagnie hanno ampliato la loro offerta, facendo leva sulle nuove tecnologie, anche per coprire un numero crescente di bisogni relativi alla salute e al benessere. Lo fanno offrendo servizi strettamente legati alle cure, ma focalizzandosi anche su informazione, prevenzione e assistenza, soprattutto per quanto riguarda pazienti anziani e cronici. Sempre più spesso queste soluzioni includono l’utilizzo di dispositivi innovativi (es. wearable) per il monitoraggio dei pazienti, la condivisione e lo storage di informazioni cliniche e lo sviluppo di piattaforme dedicate quali la Telemedicina, divenute particolarmente cruciali in epoca covid.
  • Per quanto riguarda il rischio climatico, le Compagnie stanno investendo per prevenire danni e proteggere sempre meglio i Cittadini e le Imprese, le loro abitazioni, le loro fabbriche e uffici nei confronti dei rischi catastrofali. Si fa leva su soluzioni che sfruttano sensoristica e tecnologie satellitari per raccogliere dati e l’intelligenza artificiale per elaborarli e arrivare a prevedere e monitorare il rischio di eventi climatici estremi.
  • Forte evoluzione ha avuto anche l’offerta in ambito mobilità dove il settore sta sviluppando ecosistemi per fornire sempre maggiori servizi.
  • Anche le polizze di copertura RCA stanno evolvendo verso modelli più personalizzati basati sullo stile di guida del cliente ed in grado di stimolare comportamenti virtuosi.

Sul grande rischio cyber, la presidente di Ania ha detto che “si stanno sviluppando nuove soluzioni che supportino cittadini e imprese, dalla sensibilizzazione e prevenzione fino alla gestione di eventuali eventi dannosi”.

Molto ampio, quindi, lo spettro dell’innovazione assicurativa, gestita sia all’interno delle nostre imprese che mettendo in essere tutta una serie di iniziative che ci permettono di intercettare le migliori soluzioni già esistenti. Farina cita i percorsi di accelerazione e partnership con startup, investimenti diretti nelle stesse fino ad arrivare alla creazione di veri e propri fondi di venture capital, dedicati ad individuare e investire nelle realtà innovative a più alto potenziale.

In una dinamica vorticosa di cambiamento l’innovazione può aiutare anche nelle azioni di contrasto degli eventi catastrofali e quindi anche in termini di rischio climatico. “Si fa leva su soluzioni che sfruttano sensoristica e tecnologie satellitari per raccogliere dati e l’intelligenza artificiale per elaborarli e arrivare a prevedere e monitorare il rischio di eventi climatici estremi”.

La presidente dell’Ania ha inoltre sottolineato che “il settore assicurativo è attore e protagonista esclusivo dell’Insurtech del Paese. È un soggetto di riferimento credibile poiché possiede le competenze e il know-how necessari per contribuire a indirizzare le principali sfide in atto”.