L’ultimo rapporto Eiopa conferma che nel 2021 le autorità di vigilanza europee hanno imposto un totale di 1.621 sanzioni amministrative e altre misure ai sensi della IDD. Queste sanzioni hanno comportato sanzioni per 375.175 euro.

Nel suo terzo rapporto annuale rileva che il numero di sanzioni è leggermente diminuito rispetto ai due anni precedenti. La maggior parte, il 70%, era dovuta a violazioni dei requisiti professionali e organizzativi di cui all’articolo 10 della IDD.

Tuttavia, la diminuzione è dovuta a un calo in uno Stato membro (Germania) in cui è stato imposto un gran numero di sanzioni dal 2018 (almeno oltre il 70% per ogni periodo di riferimento). sanzioni dal 2018 (almeno oltre il 70% per ciascun periodo di riferimento) in conformità con l’approccio di vigilanza adottato in quello Stato membro.

In particolare, se si considerano gli altri 29 Stati membri, il numero totale di sanzioni segnalate per ogni periodo mostra un graduale aumento nel tempo: 335 (2018-2019), 380 (2020) e 489 (2021).

Sono ancora 7 gli Stati membri13 per i quali non sono state imposte sanzioni IDD entro la fine del 2021: Cipro, Estonia, Finlandia, Grecia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Portogallo.

Sebbene l’insieme dei dati relativi alle sanzioni IDD sia ancora limitato, Eiopa individua alcune tendenze preliminari relative al numero e ai tipi di sanzioni imposte nei diversi Stati membri:

  • Ci sono Stati membri in cui ogni anno è stato imposto un numero maggiore di sanzioni (da 10 in su) per una serie di tipi diversi di violazioni: Germania, Danimarca e Ungheria
  • Ci sono Stati membri in cui nella maggior parte degli anni è stato imposto un numero inferiore di sanzioni (meno di 10) per una serie di tipi diversi di violazioni: Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia
  • Ci sono Stati membri in cui sono state comminate sanzioni, ma non ogni anno e non più di 1 o 2 negli anni in cui sono state comminate: Irlanda, Lituania, Polonia, Spagna e Svezia
  • Ci sono Stati membri in cui le sanzioni sono state comminate solo in relazione a
    violazioni degli articoli 3 o 10: Germania, Francia, Malta, Liechtenstein e Irlanda. In alcuni Stati membri più grandi, il numero di sanzioni è stato elevato ogni anno: Francia e Germania

Il report analizza anche quali sono le principali motivazioni e tipologie di sanzioni. Complessivamente, per il 2021, come per i periodi di riferimento precedenti, è evidente che la grande maggioranza delle sanzioni sono state comminate per violazioni relative ai requisiti professionali e organizzativi di cui all’articolo 10.
In questo ambito, per il 2021, le infrazioni relative ai requisiti di formazione e sviluppo sono state l’elemento più significativo, seguite dai requisiti per l’assicurazione della assicurazione di responsabilità civile professionale.