QUOTA DI MERCATO AL 3,7% NEL 2022, MENO DEL 2021. NEGLI ALTRI PAESI UE È OLTRE IL 10%
di Francesco Bertolino
L’Italia è fanalino di coda in Europa per vendite di auto elettrica. Fra gennaio e novembre del 2022 la quota di mercato delle vetture a batteria è scesa al 3,7%, rispetto al 4,4% del 2021. Negli altri grandi Paesi europei le auto elettriche sono già responsabili per oltre il 10% delle vendite e sono in crescita mese dopo mese.

Secondo il centro studi Promotor, il ritardo italiano nella transizione all’elettrico è dovuto da un lato alla scarsa diffusione delle colonnine e degli altri dispositivi di ricarica, dall’altro all’inefficacia degli incentivi varati nel Paese nel 2022 per sostenere gli acquisiti di auto a zero emissioni, in quanto una parte importante dei fondi stanziati è rimasto inutilizzato. La scarsa presa dell’elettrico in Italia rischia di rallentare anche gli investimenti delle case e della filiera sulla transizione.

Nel frattempo, comunque, a novembre la rimonta dell’auto ha preso velocità. Secondo i calcoli dell’Acea, le immatricolazioni nell’Unione europea sono aumentate del 16,3% a circa 830 mila unità. Se nel dato si includono anche Regno Unito e Paesi Efta (Irlanda, Norvegia e Svizzera), il totale venduto oltrepassa il milione di unità, con una crescita del 17,4% rispetto allo stesso mese del 2021. Quasi tutti i mercati hanno registrato un rialzo significativo nel mese: la Germania ha ottenuto il risultato migliore (+31%), ma l’Italia si è posizionata al secondo posto (+15%) davanti a Spagna (+10%) e Francia (+9,8%).

La ripresa è dovuta certo ai sussidi all’acquisto messi sul piatto dai vari governi europei che stanno tentando di rilanciare un’industria strategica a livello di occupazione, pil e tecnologia. A trainare le immatricolazioni è però soprattutto l’offerta, tornata vicina ai livelli pre-crisi grazie alla maggior disponibilità di semiconduttori. Ciononostante, il consuntivo dei primi nove mesi resta negativo, con un calo del 6,1% rispetto al 2021. Da inizio anno è proprio l’Italia a evidenziare la performance peggiore (-11,6%), ma gli esperti sono ottimisti sulle prospettive per il 2023.

«A partire da agosto la crescita del mercato tende ad accelerare», spiega il Csp. «La sequenza degli incrementi sullo stesso mese dell’anno precedente è stata: +3,4% in agosto, +7,9% in settembre, +14,1% in ottobre e +17,4% in novembre». A meno di profonde recessioni, l’ascesa pare destinata a proseguire nei prossimi mesi, sostenendo i bilanci delle case.

A novembre, intanto, Stellantis ha perso quote di mercato. Il gruppo ha immatricolato in Europa Occidentale 165 mila unità, il 3,7% in meno rispetto allo stesso mese del 2021. La sua quota di mercato è così scesa al 16,3%, allontanandosi dal 25,1% della capofila Volkswagen (+36,8% a novembre). Nei nove mesi Stellantis ha venduto 1,9 milioni di veicoli, il 13,9% in meno rispetto all’anno scorso, per una quota di mercato del 18,6%. (riproduzione riservata)
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