di Simona D’Alessio
Regolamento sugli investimenti delle Casse previdenziali dei professionisti (quasi) a portata di mano: a renderlo possibile un «ritocco», contenuto in un emendamento governativo al decreto 98/2011 (risalente ai tempi dell’ultimo governo di Silvio Berlusconi), che stabilisce che le norme dovranno essere emanate «entro sei mesi» dall’entrata in vigore della Legge di Bilancio per l’anno 2023. L’approdo alla Camera del testo, che fa parte del «pacchetto» di modifiche alla manovra economica «autocoperte», conferma le anticipazioni che il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha fornito a ItaliaOggi, la scorsa settimana, a Roma, a margine della presentazione del Rapporto dell’Adepp (l’Associazione degli Istituti pensionistici), specificando come, per piantare i «paletti» sulle modalità d’investimento del comparto della previdenza privata, sarebbe stato prima necessario il «restyling» del comma 3 dell’articolo 14 del provvedimento di oltre un decennio or sono che contemplava l’emanazione (finora non avvenuta) del decreto interministeriale.

In base alla correzione sbarcata a Montecitorio, dunque, nell’arco del prossimo semestre, «il ministero dell’Economia e delle finanze, di concerto con il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, e sentita la Covip (la Commissione di vigilanza sui fondi pensione)», detterà «disposizioni di indirizzo in materia di investimento delle risorse finanziarie degli Enti di diritto privato, dei conflitti di interessi e di banca depositaria, di informazione nei confronti degli iscritti, nonché sugli obblighi relativamente alla «governance» degli investimenti e alla gestione del rischio». Infine, recita il testo, «entro sei mesi dall’adozione» del provvedimento interministeriale, le Casse professionali saranno tenute ad adottare «regolamenti interni sottoposti alla procedura di approvazione», stabilita dal comma 2 dell’articolo 3 del decreto legislativo 509/1994, ossia il primo dei due decreti legislativi (l’altro è il 103/1996) con cui sono stati istituiti gli Enti previdenziali privati e privatizzati.

Simona D’Alessio
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