DOPO L’USCITA DEL DG POLONI L’ISTITUTO DI CASTAGNA VARA UN’AMPIA RIORGANIZZAZIONE
di Luca Gualtieri
Banco Bpm ridisegna la prima linea a pochi mesi dalla scadenza del consiglio di amministrazione. Ieri, alla vigilia dell’accordo con il Crédit Agricole sulle polizze, la banca guidata da Giuseppe Castagna ha definito la nuova articolazione della direzione generale e dei vertici esecutivi.

Il Banco, nel dettaglio, ha istituito la condirezione generale chief financial officer (cfo), ha ridefinito il perimetro della condirezione generale chief business officer (cbp), ha costituito la nuova funzione corporate & investment banking (cib) e ha istituito la carica di chief risk officer (cro). «Il nuovo assetto», spiega una nota, «favorisce un migliore coordinamento delle attività del gruppo rispetto al percorso tracciato nel piano strategico 2021-2024 e agevola il governo degli ambiti a maggiore complessità».

Con l’uscita del dg Salvatore Poloni all’attuale cfo Edoardo Ginevra viene attribuito l’incarico di condirettore generale con la responsabilità di coordinare le attività di amministrazione e redazione del bilancio, finanza, gestione integrata degli acquisti, gestione delle partecipazioni, investor relations, pianificazione e controllo e di ottimizzazione del capitale. Per agevolare il percorso di crescita commerciale viene rafforzato il presidio e lo sviluppo delle aree di business, retail e corporate. È stato definito il nuovo perimetro della condirezione generale cbo in ambito commerciale, già sotto la responsabilità di Domenico De Angelis, che manterrà la supervisione sulle funzioni commerciale (articolata in privati e imprese), istituzionale enti e terzo settore, marketing e omnicanalità e sulle otto direzioni territoriali. Al condirettore generale cbo è inoltre affidato il coordinamento e la supervisione di Banca Aletti.

Lo sviluppo delle iniziative strategiche previste per l’area corporate compete alla nuova funzione denominata Cib, affidata all’attuale responsabile corporate Luca Manzoni. Oltre alla rete corporate, alla finanza strutturata e alle attività di global transaction banking a questa struttura è attribuito il coordinamento e la supervisione di Banca Akros, la investment bank del gruppo. «Tale assetto consentirà a Banco Bpm di rafforzare il ruolo di player-chiave nell’offerta di prodotti e servizi innovativi dedicati alla clientela corporate».

In linea con le best practice di settore la funzione di controllo dei rischi è stata rafforzata mediante l’istituzione della carica di cro (chief risk officer), affidata ad Andrea Rovellini, già responsabile rischi, che mantiene il ruolo di responsabile della funzione di gestione del rischio.

Nel frattempo tra oggi e domani è attesa la firma degli accordi con il Crédit Agricole sulla bancassurance. Nelle scorse settimane la banque verte ha avviato una trattativa in esclusiva con Piazza Meda per arrivare a un accordo nel ramo danni, valutato circa 300 milioni. L’intesa di massima di fatto è già stata raggiunta ma in questi giorni i due istituti stanno definendo i dettagli tecnico-legali.

Sul fronte della governance tra oggi e domani è previsto un vertice di fondazioni e casse per discutere dei temi caldi del momento, dal possibile allargamento del patto alle candidature al nuovo consiglio di amministrazione. La partita resta calda e gli occhi del mercato sono puntati soprattutto sulla figura del presidente. Come riferito ieri da MF-Milano Finanza, sebbene nei mesi scorsi siano circolate indiscrezioni su una possibile uscita dell’attuale numero uno Massimo Tononi, oggi il banchiere trentino può contare su diversi supporter nella compagine sociale dell Banco Bpm e una sua riconferma viene ritenuta probabile. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf