IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA HA RAGGIUNTO UN ACCORDO SUL PACCHETTO ANTIRICICLAGGIO
di Matteo Rizzi
Tetto Ue ai pagamenti in contanti a 10.000 euro. Accesso al registro dei trust (informazioni della titolarità effettiva) ai portatori d’interessi legittimi e procedure di adeguata verifica per le criptovalute sopra i 1000 euro. Tutto coronato dall’arrivo della super-autorità antiriciclaggio che potrebbe essere ospitata a Milano. È quanto ha approvato ieri dal Consiglio dell’Unione europea: i 27 hanno trovato un accordo per un regolamento antiriciclaggio (Aml) e una nuova direttiva (Amld6) che sostituisce l’attuale direttiva 2015/849/UE (la quarta direttiva antiriciclaggio, modificata dalla quinta). Tali provvedimenti, insieme alla riforma del regolamento sui trasferimenti di fondi, su cui è già stato raggiunto un accordo con il parlamento europeo, gettano le basi del nuovo quadro normativo Ue in materia di antiriciclaggio. Ora, che il Consiglio ha concordato la sua posizione sul regolamento e sulla direttiva antiriciclaggio, è pronto ad avviare i negoziati a tre con il parlamento europeo per concordare la versione finale dei testi. Le nuove norme Ue contro il riciclaggio di denaro e la lotta al finanziamento del terrorismo saranno estese all’intero settore delle criptovalute, obbligando tutti i fornitori di servizi di cripto-valori a condurre una due diligence sui loro clienti. Nella sua posizione, il Consiglio chiede di applicare misure di due diligence sui clienti quando effettuano transazioni di importo pari o superiore a 1.000 euro, inoltre, saranno introdotte specifiche misure rafforzate per le relazioni transfrontaliere dei fornitori di servizi cripto. Per i pagamenti in contanti è stato invece fissato un limite Ue massimo di 10.000 euro ma gli stati membri avranno la possibilità di imporre un limite inferiore. Per quanto riguarda la titolarità effettiva, il Consiglio ha deciso di rendere le norme più trasparenti di armonizzarle maggiormente. In particolare, si chiarisce che la titolarità effettiva si basa su due componenti, proprietà e controllo, che devono essere analizzate per valutare come viene esercitato il controllo su un’entità giuridica e per identificare tutte le persone fisiche che sono titolari effettivi di una entità giuridica. Sono chiarite le disposizioni in materia di protezione dei dati e conservazione dei registri. In aggiunta, gli stati membri devono garantire che qualsiasi persona fisica o giuridica in grado di dimostrare un interesse legittimo abbia accesso alle informazioni contenute nei registri dei titolari effettivi; tra queste persone dovrebbero figurare i giornalisti e le organizzazioni della società civile. Tale disposizione è quindi da leggere alla luce della recente sentenza della Corte Ue che ha chiesto la chiusura dei registri pubblici (si veda ItaliaOggi del 23 novembre). Il protagonista del pacchetto legislativo è la creazione di una nuova super-autorità antiriciclaggio Ue (Amla), di cui l’Italia è candidata per ospitarne la sede, che nascerà nel 2024. In particolare, l’Amla stabilirà un unico sistema integrato di supervisione antiriciclaggio Ue, basato su metodi di sorveglianza comuni.
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