IN UN MESSAGGIO AI DIPENDENTI I VERTICI DEL BANCO FANNO IL PUNTO SUGLI ULTIMI 12 MESI
di Claudia Cervini
Il 2022 verrà consacrato come l’anno della crescita per Banco Bpm sia sul fronte dei risultati finanziari sia su quello del valore borsistico. E nel 2023 l’istituto guidato dal ceo Giuseppe Castagna, che ha appena siglato nuovi accordi di bancassurance e portato avanti diverse iniziative chiave del piano strategico, si prepara a un’altra importante prova: il rinnovo del cda previsto ad aprile.

Questi temi sono stati, secondo quanto riportato all’agenzia MF-Dowjones, al centro del messaggio che il presidente Massimo Tononi e Castagna hanno inviato ai dipendenti in occasione degli auguri natalizi. «Banco Bpm è oggi una realtà solida, redditizia, rispettata e apprezzata come dimostrano i risultati finora raggiunti. Tutto questo non è passato inosservato. Dalla nascita del gruppo, il titolo in borsa ha registrato una performance che non ha eguali fra le maggiori banche italiane e il suo valore è sostanzialmente triplicato da marzo 2020», ha rilevato Tononi nel messaggio. «C’è ancora spazio di miglioramento nonostante le raccomandazioni degli analisti finanziari che seguono il mercato europeo ci posizionano come la banca più apprezzata non solo in Italia, ma in Europa», ha proseguito Tononi.

«Siamo percepiti come una banca in grande crescita nei numeri, ma siamo in ascesa nella considerazione dei clienti, degli investitori e delle comunità locali dove lavoriamo», ha concluso il presidente di Piazza Meda.

Anche Castagna ha fatto un’attenta disamina dei risultati finanziari raggiunti e delle prospettive. «Ci troviamo ad archiviare un anno particolarmente positivo nonostante le premesse non fossero favorevoli per l’economia nel suo complesso. Questo perché ci siamo preparati molto bene per affrontare momenti difficili come l’attuale», ha notato il banchiere. «Possiamo suddividere gli ultimi sei anni in due parti: i primi tre di profonda ristrutturazione e gli altri tre di grande crescita. Crescita che finalmente ci è stata riconosciuta anche dal mercato. Sapevamo quello che stavamo facendo ed eravamo convinti e sicuri che saremmo arrivati ad ottenere ottimi risultati, ma la considerazione che stiamo ottenendo da tutti i nostri stakeholder va oltre le più rosee attese». Il top manager ha aggiunto che nonostante i risultati raggiunti, in anticipo, rispetto al piano, la banca guarda al 2023 con prudenza. «Il nostro piano industriale 2021-2024 è già quasi un anno avanti rispetto alle aspettative, in un contesto non facile che ci spinge a guardare anche al 2023 con grande prudenza, ma anche con grande entusiasmo».

Castagna ha quindi rimarcato il fatto di essere «la terza banca del Paese. Sappiamo di essere un supporto per le comunità in cui operiamo e sappiamo di avere un ruolo fondamentale nel sistema economico italiano. Un ruolo da terza banca del Paese, in crescita. Questo ci induce ad avere grande serenità per noi, le nostre famiglie, il nostro lavoro e per i giovani che stiamo assumendo. In questi tre anni ne abbiamo assunti quasi 800: non succedeva da tanto tempo ed è un altro motivo di grande orgoglio. Stiamo lavorando molto bene nel campo digitale ed Esg».

Intanto secondo le indiscrezioni alcune fondazioni e alcune casse di previdenza sono in manovra per costituire un nocciolo duro di azionisti in vista anche del possibile risiko bancario che potrebbe coinvolgere la stessa Banco Bpm, una delle poche banche stand alone appetibili. L’azionista più rilevante con oltre il 9% è ad oggi Credit Agricole e i fari del mercato sono puntati sulle mosse che la banca transalpina deciderà di fare in occasione del rinnovo del board della partecipata. Secondo alcuni osservatori la banque verte potrebbe appoggiare la lista del consiglio uscente offrendo così un segnale di distensione (così come aveva fatto inizialmente col Creval che poi ha acquisito) puntando però a uno o due posti nel cda. I giochi sono ancora aperti e a gennaio le strategie diverranno più cristalline. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf