Secondo il bollettino statistico dell’Ivass, IPER, il prezzo medio RCA  effettivamente pagato per i contratti stipulati nel terzo trimestre del 2022 è in media pari a 362 euro.

Il 50% degli assicurati paga meno di 322 euro, il 90% meno di 578 euro e il 10% meno di 187 euro.
Il premio medio diminuisce così di 127 euro rispetto al 2014 (-26,0%) e di 6 euro (-1,5%) su base annua, evidenziando un trend di diminuzione dei prezzi in rallentamento nel contesto di elevata inflazione.

I nuovi rischi costituiscono il 6,0% del campione e pagano in media 183 euro in più rispetto ai contratti in essere (533 euro contro 351 euro).

Il premio medio dei contratti in essere è in diminuzione del -2,0% rispetto all’anno precedente, mentre il prezzo praticato per i nuovi rischi risulta in significativa crescita (+6,9%).

Il prezzo medio RCA per territorio

A fronte di una relativa stabilità del premio medio nelle province del Centro-Nord, il livello dei prezzi si riduce più velocemente nel Sud (Reggio Calabria: -5,7%; Crotone: -5,4%); il trend di diminuzione dei prezzi è più intenso dove il livello iniziale dei prezzi è più elevato.

Il differenziale di prezzo effettivamente pagato tra Napoli e Aosta è pari a 250 euro (539 a Napoli contro 288 euro ad Aosta); il gap tra le due province è in diminuzione dell’11,5% su base annua e del 46,1% rispetto al terzo trimestre del 2014.

La Black Box

Il 21,5% delle polizze prevede una clausola con effetti di riduzione del premio legata alla presenza di scatola nera; il tasso di penetrazione della black box risulta stabile (+0,2% su base annua).
Nel mutato contesto macroeconomico, gli operatori stanno adottando politiche di variazione del prezzo della polizza r.c. auto differenziate, con variazioni comprese tra il -3,7% e il +5,2%, su base annua.

Il prezzo medio RCA per singola impresa

Nel terzo trimestre del 2022 le variazioni medie di prezzo per singola impresa risultano eterogenee e si collocano in un intervallo compreso tra il -3,7% e il +5,2%, su base annua.
Oltre la metà (25) delle imprese ha applicato riduzioni di prezzo con variazioni dal -3,7 al -0,1%. Il livello medio del prezzo risulta in aumento, con incrementi superiori al +1%, per 10 imprese.

Nel corso dell’ultimo anno le prime cinque imprese per quota di mercato hanno praticato strategie di prezzo differenziate: le variazioni di prezzo sono comprese tra il -2,4% e il +0,6%.
Nonostante l’elevato tasso di inflazione, gli operatori non sembrano nell’ultimo trimestre convergere verso un generalizzato aumento dei prezzi.