I DATI DELL’ENEA, AGGIORNATI A NOVEMBRE 2021: 13 MILIARDI DI INCENTIVI PER 70 MILA INTERVENTI
di Tancredi Cerne
Tredici miliardi di euro. È questo il numero dietro cui si nasconde l’accelerata impressa al superbonus 110%. Entrata in vigore con mille inciampi nel luglio 2020 per ridare slancio all’economia, questa misura ha messo il turbo negli ultimi mesi arrivando a interessare 70 mila interventi di riqualificazione immobiliare su e giù per il Paese. I dati ufficiali sono stati resi noti dall’Enea, l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, che ha fatto il punto su tutti gli interventi per la riqualificazione, energetica e non, e le relative detrazioni. Un mare magnum di bonus destinati a diventare strategici nei mesi a venire, quando la Commissione europea varerà il piano di interventi per l’abbattimento delle emissioni energetiche degli edifici. Infatti, per garantire il raggiungimento dell’obiettivo di edifici a impatto zero entro il 2050, è allo studio un obbligo progressivo di efficientamento energetico per tutti gli immobili in modo da portare gli asset a una classe energetica minima di «C». In caso contrario, non sarà più possibile vendere o affittare l’immobile a partire dal 2030.

Ma come si sono mossi gli italiani fino a oggi? «A dicembre 2020, a pochi mesi dall’avvio del meccanismo del superbonus, risultavano avviati poco più di 1.600 interventi, per un totale di circa 190 milioni di euro di investimenti ammessi a finanziamento a cui corrispondono circa 20 GWh/anno di risparmio energetico», hanno spiegato gli analisti dell’Enea. «A settembre 2021, si è registrato un aumento significativo degli interventi incentivati, saliti a 40 mila per oltre 6 miliardi di investimenti ammessi a finanziamento e 1.300 GWh/anno di risparmio energetico. E due mesi dopo si è arrivati a 13 miliardi di incentivi per 70 mila interventi». Numeri record che si stanno muovendo con una rapidità esponenziale in vista del termine ultimo per la realizzazione dei lavori a cui stanno lavorando freneticamente i tecnici del governo. A guidare la lista del numero di interventi, la Lombardia con 9.926 cantieri incentivati a fine novembre; seguono Veneto (8.697) e Lazio (6.693). In termini di investimenti ammessi a detrazione, invece, la Lombardia ha raggiunto 1,8 miliardi di euro a fronte di 1,16 miliardi del Veneto e 1,14 miliardi del Lazio. Secondo l’Enea, il numero maggiore di interventi ha riguardato gli edifici unifamiliari (35.542) seguiti dalle unità immobiliari indipendenti (23.508) e solo per ultimi i condomìni (10.339). A questi bisogna poi aggiungere un caso isolato, quello di un castello in Piemonte che ha beneficiato di un investimento ammesso a detrazione di 1.156.161 euro. Ma quello del110% non è stato l’unico grande successo della campagna bonus messi a disposizione dei proprietari di immobili. Basti guardare all’ecobonus del 65%, il meccanismo per incentivare l’efficienza energetica introdotto nel 2007. Secondo l’analisi dell’Enea, in tredici anni di attività questa misura ha consentito di realizzare investimenti per oltre 45 miliardi di euro con un risparmio complessivo di 19.000 GWh/anno, derivanti quasi totalmente da interventi parziali su singole unità immobiliari. «Lo scorso anno sono stati completati oltre 486 mila interventi di riqualificazione energetica che hanno consentito di risparmiare 1.362 GWh/anno», si legge nell’analisi dell’Enea. La maggior parte riguarda l’installazione di impianti di riscaldamento più efficienti (1,1 miliardi di euro) e la sostituzione delle finestre (1,1 miliardi di euro) mentre oltre 500 milioni sono stati investiti per l’isolamento termico degli edifici, 270 milioni per le schermature solari e 175 milioni per la riqualificazione globale degli immobili. Molto gettonato anche il bonus casa che consente l’installazione di pannelli fotovoltaici, la sostituzione degli infissi, della caldaia o degli elettrodomestici in un’ottica di risparmio energetico. Lo scorso anno, gli interventi finanziati sono stati 614.547 (rispetto ai 598.722 del 2019) con un risparmio energetico di 782.082 MWh/anno. Senza dimenticare il bonus facciate che consente una detrazione di imposta del 90% per interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici. Lo scorso anno sono arrivate all’Enea poco più di 1.600 richieste di finanziamento di interventi, per 71 milioni di euro di investimenti.
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