Maria Sole Betti
Niente superbonus se nella singola abitazione gli impianti sono di proprietà condivisa con il complesso residenziale dai contatori fino all’allaccio. Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate nella risposta ad interpello n.810/2021. Il dubbio relativo alla possibilità di fruizione del superbonus era stato presentato da un istante, proprietario di un appartamento con accesso indipendente situato in un complesso turistico residenziale dotato di un unico sistema fognario, con depuratore, allacci condominiali per energia elettrica e acqua condivisi tra varie unità abitative. L’appartamento disporrebbe però per utenze di acqua e gas di impianti in parte di proprietà delle singole abitazioni (dall’interno delle quali fino al punto di installazione dei contatori) e in parte di proprietà condivisa con il complesso turistico (per le tratte che vanno dai contatori a monte verso l’allaccio condominiale), mentre per il riscaldamento di pompe di calore aria-aria. L’istante avrebbe voluto sapere se, ai fini dell’applicazione della disciplina del 110%, la definizione di «funzionalmente indipendente» potesse essere applicata anche a contatori privati, posti direttamente a monte dell’allaccio delle singole abitazioni e se l’esistenza di termo arredi fissi elettrici o pompe di calore aria – aria distribuiti in tutti gli ambienti oggetto di intervento rientrassero nella definizione di «impianto di climatizzazione invernale». L’Agenzia ha tuttavia chiarito che «la condizione che un’unità immobiliare possa ritenersi funzionalmente indipendente qualora sia dotata di almeno tre impianti di proprietà esclusiva implica che gli stessi non siano serviti da una utenza comune». Per questo, nel caso di specie, all’istante sarà precluso il superbonus previsto dall’art.19 del dl 34/2021 (dl Rilancio) per gli interventi che avrebbe voluto realizzare.

Maria Sole Betti
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