ANIA ha recentemente pubblicato un approfondimento dedicato all’evoluzione di uno dei principali indicatori di redditività, il ROE – Return on Equity, per l’assicurazione italiana.

Il Return on Equity (ROE), ottenuto rapportando il risultato dell’esercizio (utile o perdita) al patrimonio netto, è un indice sintetico che consente di esprimere un giudizio complessivo sull’andamento economico di un’impresa. L’ANIA in un recente report, ha analizzato l’evoluzione del ROE dal 2006 al 2020 anche in confronto al mercato europeo.

Il ROE nel settore danni

Il ROE rilevato nel 2020 tra le imprese operanti nel settore dell’assicurazione danni è stato mediamente pari al 14,5%, in crescita rispetto al 10,2% del 2019.

Il miglioramento di 4,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente è dovuto all’effetto combinato di tre fattori: una crescita della redditività della gestione assicurativa, che è passata da 0,2% a 3,2%, controbilanciata da una riduzione della componente straordinaria (il cui rendimento scende dall’1,0% nel 2019 allo 0,6% nel 2020), e una riduzione dell’imposizione fiscale sugli utili, che passa dal 22% al 20%.

Il miglioramento della gestione assicurativa, che raggiunge nel 2020 il valore massimo nel periodo temporale analizzato, è dovuto essenzialmente alla contrazione dell’onere dei sinistri, conseguenza dei vari lockdown più o meno rigidi introdotti nel nostro paese per arginare il dilagare della pandemia da Covid.

Il ROE nel vita

Il ROE rilevato nel 2020 tra le imprese che esercitano i rami vita è stato mediamente pari a 12,8% (in calo da quasi il 17% del 2019).

Il peggioramento dell’indicatore rispetto all’anno precedente è dovuto sostanzialmente al deterioramento del rendimento della gestione finanziaria (ROI), che passa da 4,9% nel 2019 a 2,7% nel 2020, non sufficientemente compensata dal miglioramento (seppur in territorio negativo) della gestione assicurativa (da -4,1% a -2,2%).

Confronto europeo del ROE

Utilizzando i dati OCSE relativi all’assicurazione mondiale, è stata effettuata una comparazione del ROE fra i principali Paesi europei (per i quali le informazioni erano disponibili) per gli anni dal 2017 al 2019 (ultimo anno pubblicato da OCSE).

In tutti e tre gli anni analizzati, il ROE dell’Italia è risultato sostanzialmente in linea con la media dei Paesi europei. In particolare, nel 2017 l’indicatore risultava per l’Italia pari a 9,2%, inferiore rispetto alla media europea (11,6%); mentre solo la Germania e il Portogallo registravano valori più bassi dell’Italia (rispettivamente 4,3% e 5,8%), la maggior parte degli altri Paesi europei aveva valori marcatamente superiori: Belgio (19,8%), Finlandia (26,0%), Svezia e Svizzera (14,9%), Spagna (12,6%). Nel 2018 e nel 2019 l’indicatore nazionale è stato appena più elevato della media europea (rispettivamente 7,0% vs 6,7% e 14,0% vs 13,5%), mantenendo ancora un divario rilevante con i valori del Belgio, della Finlandia, della Svezia e della Svizzera che, nell’ultimo anno, hanno registrato valori prossimi al 20%.

ROE