Paola Valentini
La raccolta dei fondi tematici è sui massimi in tutto il mondo, soprattutto in Europa. Morningstar calcola che questi strumenti che investono in un mega-trend ben definito, dall’acqua, alla tecnologia, al food, fino alle energie verdi, abbiano raggiunto a livello globale masse pari a 595 miliardi di dollari, il triplo rispetto ai 174 miliardi di dollari di tre anni fa, raggiungendo il 2,1% degli asset totali degli azionari, la loro categoria di riferimento, per oltre 1.100 prodotti. Nei dati sono compresi anche i fondi a gestione passiva come gli Etf che però sono in minoranza: ad esempio in Europa l’89% delle masse dei tematici europei è relativo ai fondi attivi. E proprio il mercato europeo è il più grande al mondo: la quota della torta globale dei tematici domiciliati in Europa è aumentata al 51% a 300 miliardi di dollari dal 10% del 2001 (tabella in pagina). Gli afflussi netti durante la pandemia globale sono stati da record. In base agli ultimi dati, da marzo 2020 a marzo 2021, la raccolta netta mondiale nei tematici è stata pari a 207 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai flussi cumulati (127 miliardi di dollari) dei nove anni precedenti, con l’Europa che ha prodotto la metà di questa raccolta.

E anche nei mesi più recenti si conferma la tendenza alla crescita, come emerge dall’accelerazione del lancio di nuovi fondi tematici in questa ultima parte dell’anno tanto che in pratica quasi tutti i debutti degli ultimi mesi ha riguardato fondi a tema. Il tutto considerando che, oltre alla dinamica positiva della raccolta, anche l’effetto mercato ha fatto lievitare le masse. In effetti i rendimenti sono stati molto positivi per diverse specializzazioni, come emerge dalla tabella della pagina accanto che mostra i primi cinque comparti per performance da inizio anno in dieci categorie tematiche (dati Fida): tra gli azionari acqua, robotica e sanità e tecnologia ad esempio i migliori hanno superato il 30%. Anche se si nota una certa rotazione rispetto al 2020.

In particolare, l’interesse per i tecnologici ha subito un ridimensionamento, rileva Morningstar, dopo che il segmento (che comprende trend come ad esempio l’intelligenza artificiale, i big data, il fintech) aveva conosciuto grande popolarità con l’inizio della pandemia e i primi lockdown. Per contro, osserva Morningstar, continuano ad attrarre capitali gli strumenti con focus sulla mobilità del futuro e sta tornando l’interesse sui trend demografici dopo un 2020 sottotono. Si conferma sempre forte la propensione agli investimenti green, in particolare transizione energetica e l’uso efficiente delle risorse, come l’acqua. Ma quest’anno da un punto di vista dei rendimenti, i comparti specializzati sulle energie tradizionali con un +41% da gennaio (dati Morningstar) hanno rialzato la testa (-26% nel 2020) e battono quelli sulle rinnovabili che lo scorso anno erano saliti in media del +62%, mentre da inizio 2021 fanno attorno al +8%. Ciò dimostra che un tema che ha un andamento brillante in determinato un anno potrebbe non ripetere la performance positiva l’anno successivo, «L’obiettivo degli investimenti tematici è anticipare i cambiamenti per trarne vantaggio, identificando oggi i potenziali vincitori strutturali di domani», afferma Matteo Villani, head of asset management Italia di Vontobel. La società di gestione ha di recente condotto un sondaggio sugli investimenti tematici tra 300 investitori istituzionali e intermediari in tutta Europa dal quale emerge che due terzi degli intervistati si aspetta di aumentare il numero di gestori esterni che utilizzano per gli investimenti tematici nei prossimi 12 mesi, con criteri di selezione che si concentrano più su qualità come la credibilità e la visione piuttosto che sui track record delle performance passate. Ciò significa che i gestori degli investimenti dovrebbero concentrarsi maggiormente sulla qualità della loro ricerca, sul reporting e sulla qualità della loro visione. Quali sono allora i temi sui quali puntano di più i gestori oggi?

Un’idea arriva dai nuovi lanci, e sono molti, dato che, come si accennava, i nuovi prodotti dell’ultimo periodo sono quasi tutti tematici, un fenomeno che non si è mai osservato sul mercato del risparmio gestito italiano prima d’ora. Ad esempio Franklin Templeton ha appena avviato in Italia tre comparti con focus sull’innovazione: il Disruptive Commerce Fund, il Franklin Genomic Advancements e l’Intelligent Machines per cavalcare i filoni dell’e-commerce globale, della genetica e diagnostica terapeutica, due ambiti questi ultimi legati agli sviluppi del settore sanitario dopo la pandemia. «A nostro avviso, il cambiamento demografico, il futuro della tecnologia e la scarsità di risorse sono i megatrend che guideranno le dinamiche di mercato nelle sue varie segmentazioni in un arco temporale pluridecennale» dice Zehrid Osmani, a capo dell’azionario globale long-term unconstrained di Martin Currie, società del gruppo Franklin Templeton.

Intanto sono due sono i nuovi fondi annunciati qualche giorno fa da Schroders, entrambi concentrati sui temi ambientali. Il primo è il Global Sustainable Food and Water che investe nelle aziende leader nella transizione verso un sistema alimentare e idrico più sostenibile. «Entro il 2050 il mondo dovrà produrre il 70% in più di cibo e acqua potabile, utilizzando al contempo meno carbonio e il 70% di risorse in meno», afferma Mark Lacey, alla guida di questo fondo. L’altro è il Global Climate Leaders che espone i portafogli alle società con una posizione di leadership nella lotta al cambiamento climatico. Si focalizza sulla transizione energetica il comparto che Cpr Am (gruppo Amundi) si appresta a lanciare: è azionario globale dedicato alla catena del valore dell’idrogeno.

Mentre Mediobanca sgr ha messo in un unico fondo di fondi (Global Thematic Multimanager 100 Esg) più megatrend individuati dal team della società di gestione. Anche la lotta contro l’invecchiamento, grazie ai progressi di genomica e intelligenza artificiale, crea opportunità d’investimento e Decalia punta a coglierle con il nuovo fondo azionario globale Eternity gestito da Roberto Magnatantini, che segue anche il Decalia Silver Generation, azionario che investe negli stessi temi demografici ma a livello europeo. Si concentra sul tema del wellness il comparto omonimo di Thematics (società del gruppo Natixis Im), nato un paio di mesi fa. Per i due gestori Pierre Alexis François e Marine Dubrac «la crisi di natura sanitaria ha accelerato in maniera significativa questa tendenza di fondo riposizionando la sfera della salute tra le principali priorità».

Ma quando investe in un tematico, il risparmiatore «fa una triplice scommessa: quella di scegliere un tema vincente, di selezionare un fondo che sia ben posizionato per cavalcarlo e di individuare il momento giusto ovvero quando il mercato non ha ancora apprezzato il potenziale del tema. Le probabilità di vincere queste scommesse sono basse, ma il rendimento, se si ha successo, può essere alto», avverte Kenneth Lamont, analista senior di Morningstar. «Un po’ di volatilità in più è da mettere in conto con queste strategie», sostiene Lamont. Inoltre «i fondi tematici tendono ad essere più costosi delle loro controparti non tematiche. Queste commissioni più elevate dovrebbero essere esaminate attentamente per capire se sono giustificate» sottolinea Lamont. Il tutto considerando che livello globale, «solo il 58% di tutti i fondi tematici lanciati prima del 2011 erano ancora negoziati alla fine del primo trimestre 2021. Di questi, solo il 39% è riuscito a battere l’indice Morningstar Global Markets», conclude l’analista. (riproduzione riservata)
Fonte: