di Andrea Boeris
Le 12 compagnie di assicurazioni italiane che hanno partecipato agli ultimi stress test delle autorità Ue hanno mostrato risultati «in linea con quelli del campione europeo e indicano che il mercato italiano rimarrebbe solvibile anche in presenza di shock particolarmente severi». Lo ha rilevato l’Ivass in un comunicato sulle simulazioni condotte dall’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) in collaborazione con le autorità nazionali. Senza l’attivazione di reactive management actions (Rma), l’indice di solvibilità italiano aggregato diminuirebbe di 127 punti percentuali, passando dal 228% al 101%. Con l’attivazione delle Rma l’indice medio di solvibilità si ridurrebbe invece in misura inferiore, al 116%. Per l’Italia hanno partecipato allo stress test europeo i quattro gruppi che rappresentano più dell’80% del mercato italiano: Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo Vita, Poste Vita e Unipol. Al pari dei precedenti test, l’Ivass ha esteso lo stress test anche ad altri 8 assicuratori nazionali, con attivi superiori ai 2 miliardi di euro, al fine di valutare in maniera più completa la resilienza del sistema assicurativo nazionale. Come emerso a livello europeo, nessuno dei 12 assicuratori nazionali ha registrato un rapporto attività/passività inferiore al 100%. (riproduzione riservata)
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