di Francesco Bertolino
Exor venderà Partner Re a Covéa per 7,8 miliardi di euro. Ieri la holding della famiglia Agnelli-Elkann e la compagnia francese hanno raggiunto un accordo definitivo riguardo alla cessione della società di riassicurazione con sede alle Bermuda. Una volta ottenuto il via libera dalle autorità di regolamentazione e di concorrenza, l’operazione dovrebbe concludersi a metà del 2022, sulla base del valore consolidato del patrimonio netto di PartnerRe certificato al 31 dicembre 2021. A quel punto Exor disporrà di nuove risorse per andare a caccia di prede sul mercato. Nel corso del recente Investor Day il presidente e ad della cassaforte, John Elkann, ha anticipato che Exor avrà 10 miliardi di euro di liquidità da dispiegare fra 2022 e 2024. Mentre il dividendo resterà invariato a 100 milioni annui, la società investirà 500 milioni in buyback azionari e altrettanti nella riduzione del debito da 4,5 a 4 miliardi. I residui 9 miliardi saranno destinati allo sviluppo delle grandi aziende partecipate (Stellantis, Ferrari, Cnh Industrial e presto Iveco), alla crescita del portafoglio startup di Exor Seeds e soprattutto alle acquisizioni. La holding è in particolare a caccia di aziende attive nella sanità, nel lusso e nella tecnologia, ma sono contemplate anche operazioni opportunistiche in altri settori, anche in esito a scorpori da parte di grandi conglomerati. Ieri il titolo Exor ha chiuso in rialzo dell’1,1%. (riproduzione riservata)
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