di Ettore Bianchi
La pubblicità li mostra come garanzia totale per evitare gli incidenti, ma gli assistenti avanzati elettronici, quelli che, ad esempio fanno frenare da sola l’auto per un’emergenza, un passante o un animale comparsi improvvisamente sul tragitto, non sono una garanzia assoluta. L’elettronica applicata alla guida, che può rimediare a comportamenti errati che sono causa dell’80% degli incidenti hanno degli effetti perversi. L’organismo di test Euro Ncap (European New car Assessment Program, detto programma europeo di valutazione dei nuovi modelli), un’associazione di diritto privato belga che riunisce gli automobil club, gruppi di consumatori e ministeri dei trasporti di diversi Paesi europei, ha deciso di valutare l’insieme degli aiuti alla guida nel quadro di un nuovo protocollo. Gli ha messi sotto la lente.

Il nuovo cavallo di battaglia dei test realizzati da questa autorità mira non soltanto a valutare l’efficacia dei sistemi elettronici, ma anche la loro interazione con il conduttore dell’auto. Le Adas, nel gergo dei costruttori sono le assistenze avanzate alla guida, sono un po’ come un copilota al quale affidare il volante, mentre non sostituiscono il guidatore se non in caso di pericolo. In pratica, c’è un po’ di ambiguità.

Oggi la priorità dei costruttori è puntare sugli assistenti elettronici alla guida, finiti sotto sorveglianza. Ad esempio, il sistema che adatta automaticamente la velocità dell’auto in autostrada può sembrare una sicurezza, invece raddoppia il rischio di aumentare la disattenzione del guidatore secondo uno studio americano realizzato dall’Istituto delle assicurazioni per la sicurezza stradale e il Mit (Massachusetts Institute of Technology). Di qui discende l’obbligo di verificare che il veicolo comunichi chiaramente al conducente che tipo di assistenza gli viene data e di non abbassare il suo livello di attenzione.

Sotto la lente è finito anche l’intervento che raddrizza la traiettoria dell’auto automaticamente : deve essere efficace senza dare l’impressione al guidatore di perdere il controllo della vettura. E per questo Euro Ncap ha rivisto al ribasso la nota attribuita all’assistenza della Tesla Model 3, nonostante sia tecnicamente irreprensibile. La qualità dell’interazione uomo-macchina impone di rendere sicuro il veicolo in caso di grave défaillance umana o elettronica. Una esigenza di sicurezza crescente che ha un impatto sul prezzo dei veicoli.

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