di Anna Messia
UnipolSai ha deciso di regalare una copertura sanitaria Covid-19 a tutti i suoi 10 milioni di clienti. Un’iniziativa che potrebbe valere quanto la campagna precedente sui ristori RcAuto, su cui il gruppo guidato da Carlo Cimbri ha messo in conto 300 milioni. Nel caso della polizza Covid la copertura è attivabile tramite App e offre gratuitamente un teleconsulto medico attivo h24 e un video consulto specialistico con attive 20 branche della medicina, riconosce 100 euro al giorno in caso di ricovero fino a 14 giorni, e 2 mila euro in caso di terapia intensiva. «Domenica, nel primo giorni di attivazioni, abbiamo registrato 62 mila visite con l’adesione immediata di 20 mila persone», racconta Giovanna Gigliotti, amministratore delegato di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol dedicata alla salute. Il progetto prevede che UnipolSai acquisti una mega polizza collettiva da UniSalute che dovrà anche occuparsi della gestione dei sinistri.

Domanda. Quale potrebbe essere l’impegno finanziario del gruppo?

Risposta. Dipenderà tutto dal tasso di adesione ma il costo di #UniSalutePerTe, questo il nome dell’iniziativa, è simile a quello di #UnmesePerTe che ha offerto gratuitamente un mese di RcAuto ai clienti UnipolSai al rinnovo. In quel caso il tasso di adesione ha raggiunto il 75% con la scadenza fissata per maggio 2021. La copertura covid ha una platea potenzialmente più ampia. La offriamo a tutti gli assicuratiUnipolSai, anche a chi ha una polizza casa o Vita. Quindi l’impegno, almeno sulla carta, potrebbe essere molto importante. Il progetto #UniSalutePerTe prevede poi la possibilità di estendere la copertura ai familiari, a 20 euro a persona.

D. Perché regalare una polizza ai clienti?

R. Un modo concreto per stargli vicino in questo momento. Il gruppo sente molto forte il dovere morale e la responsabilità sociale. In questi mesi le compagnie hanno beneficiato di un calo dei sinistri per la ridotta circolazione e questo vale pure per Unipol leader in Italia nella RcAuto. Anche UniSalute ha registrato un calo dei sinistri nel primo lockdown perché da marzo a maggio le strutture sanitarie private erano chiuse. Ora i sinistri stanno riprendendo, ma abbiamo voluto rendere partecipi i clienti dei benefici. Siamo stati i primi a offrire i voucher RcAuto e ora siamo pronti a replicare nel settore salute, con coperture Covid che hanno un valore sociale innegabile. Tra l’altro regaliamo anche un video consulto specialistico, consapevoli che il 24% degli italiani soffre di malattie croniche e ha bisogno di curarsi di più con il virus.

D. Non temete un esplodere dei sinistri?

R. Di certo ci sarà un aumento, ma il ruolo delle compagnie non è solo quello di incassare i premi ma anche di stare vicino ai clienti nel momento del bisogno. UniSalute è leader in Italia nel settore della salute con 9 milioni di clienti e 4,5 milioni di prestazioni l’anno. Tra i nostri assicurati ci sono i Carabinieri, la Polizia e la Protezione Civile, oltre a gruppi come Bnl o Mediobanca (insieme a Generali, ndr). Abbiamo appena vinto la gara per gestire Sanedil (600 mila aderenti) il fondo sanitario dei lavoratori del settore edile e Sanimoda, cui aderiscono 180 mila lavoratori della moda. Unisalute ha chiuso i nove mesi con un utile di 46 milioni con un budget di 480 milioni di premi per la fine dell’anno che confermiamo. Abbiamo la forza finanziaria per far fronte agli impegni e una squadra attuariale di primo livello. Per determinare le tariffe, in assenza di serie storiche sulla pandemia, i nostri tecnici hanno preso i dati di Cina e Corea.

D. Sul fronte delle coperture sanitarie negli ultimi tempi si sono mosse anche le autorità. Ivass e Antitrust hanno segnalato casi di reclami elevati. Qual è la vostra situazione?

R. Trovo giusto che le autorità tengano alta l’attenzione sui reclami. In UniSalute siamo molto impegnati per la qualità del servizio, con questionari continui per verificare l’efficienza delle 20 mila strutture convenzionate in Italia e delle 50 mila all’estero. Nell’ultimo anno abbiamo registrato una riduzione del 12% dei reclami e del 32% di quelli accolti. Abbiamo una struttura dedicata che risponde direttamente a me. (riproduzione riservata)

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