Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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La remunerazione degli amministratori delegati delle grandi banche e delle principali compagnie di assicurazione quotate a Piazza Affari è del 30% più alta rispetto a quella dei ceo di grandi aziende che operano in altri settori. Il dato emerge dalla 20esima edizione del rapporto annuale di Assonime sulla corporate governance. La retribuzione effettivamente percepita dagli amministratori delegati lo scorso anno è stata in media di 2,8 milioni per le società più grandi, 1,8 milioni per quelle di dimensioni medie e 600 mila euro per le piccole compagnie. Cifra che sale a 3,5 milioni se ci si concentra esclusivamente sulle società finanziarie. «Per banche e compagnie di assicurazione si registra un minor peso della componente variabile, come raccomandano le autorità di vigilanza», ha spiegato Marcello Bianchi, vicedirettore di Assonime, aggiungendo che lo scorso anno c’è stata una generalizzata diminuzione della quota variabile (-30%) collegata all’andamento dei titoli. Insomma, banchieri e assicuratori hanno guadagnato di più non solo perché hanno forti responsabilità nella gestione dei loro business finanziari ma anche perché la loro remunerazione è meno dipendente dalle fluttuazioni delle quotazioni azionarie delle società che gestiscono. Non solo; ci sono anche significative differenze a seconda della struttura del controllo societario: nelle società prive di un azionista forte i ceo guadagnano in media il 10% in più nelle piccole società e l’incremento retributivo raggiunge il 50% nelle società di medie dimensioni e addirittura il 75% nelle large company. Questo perché se i manager sono anche proprietari dell’impresa si assegnano una remunerazione più contenuta, visto che il loro guadagno è legato al buon andamento dell’impresa.
Il 2020 è stato un anno difficile anche per il settore della cessione del quinto che a settembre scorso registrava una flessione del giro d’affari del 13%. Ma Sigla, società controllata dal fondo di private equity inglese Alchemy, prevede di chiudere l’anno con una crescita dell’erogato del 7% a 290 milioni, racconta l’amministratore delegato Vieri Bencini (ex McKinsey e Boston Consulting). La società è nella top-10 degli operatori del settore della cessione del quinto e «quest’anno confermeremo il percorso di crescita che ha visto l’azienda triplicare i volumi in sei anni rispetto ai 97 milioni del 2014», dice Bencini, aggiungendo che in questi mesi a crescere sono stati soprattutto gli agenti (120 operatori e 230 sub-agenti) e i canali diretti, che stanno registrando un aumento dei volumi del 40%
Nuove scosse di assestamento nell’azionariato di Mediobanca. Dopo il rafforzamento di Leonardo Del Vecchio all’11% (certificata nei giorni scorsi), dagli aggiornamenti delle posizioni rilevanti comunicati ieri da Consob è emerso che la Financiere du Perguet di Vincent Bolloré ha ulteriormente limato la propria quota, portandola al 4,347% del capitale. Il finanziere bretone, presente nel capitale di Piazzetta Cuccia dal lontano 2001, aveva disdetto la partecipazione all’allora patto di sindacato nell’autunno del 2018, per poi iniziare un progressivo e conseguente disimpegno nell’azionariato della merchant milanese. Dopo aver venduto l’1% in settembre (quando si era posizionato al 5,03%), le ultime vendite effettuate a inizio dicembre lo avvicinano ad altri soci storici dell’istituto milanese, come la famiglia Doris (3,28%) o BlackRock (3,98%). Gli occhi del mercato restano comunque puntati su Del Vecchio che, con in tasca l’autorizzazione della Bce, può salire fino al 20% del capitale dell’istituto guidato da Alberto Nagel.
Garanzia pubblica estesa alla nuova finanza per le imprese in crisi. Dovrebbe essere una delle novità inserite nel prossimo decreto Salva Imprese, allo studio del governo, che potrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri dopo l’ok alla legge di Bilancio. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza si tratterebbe della possibilità di concedere le garanzie statali sul credito anche alle banche che decidono di concedere nuova finanza alle aziende in difficoltà, che presentano una proposta di concordato, a patto ovviamente che il giudice validi i piani che prevedono il risanamento, in caso di ottenimento appunto dei finanziamenti. Le tribolazioni per le aziende nel reperire nuove risorse per evitare il fallimento sarebbero state individuate infatti come uno dei punti più delicati per affrontare la nuova ondata di crisi che tutti gli osservatori sostengono arriverà presto a causa della recrudescenza della pandemia.
  • Axa investe 270 milioni nella logistica in Italia
La società assicurativa Axa, tramite il fondo Managers-Real Assets, ha acquisito da Carlyle Real Estate un portafoglio di 13 edifici nell’Italia settentrionale per 270 milioni di euro. Il commercial advisor dell’operazione è stato Gva Redilco. Gli immobili sono di categoria A e 3 sono stati costruiti recentemente. La superficie complessiva è di 390 mila metri quadrati. Si tratta della più grande transazione in Italia nella logistica immobiliare durante il 2020. Axa, che opera da tre anni in Italia, può contare su 46mila metri quadrati mentre in Europa ha un portafoglio da 2,2 miliardi di euro. Per Nicola Cardani di Axa IM-Real Assets «questa è stata una rara opportunità per un portafoglio di asset logistici di elevata qualità per raggiungere così immediatamente una dimensione di scala in un Paese che finora mostra una penetrazione relativamente bassa del commercio elettronico. E il nuovo portafoglio offre un reddito molto resiliente fin dal primo giorno».
  • Scudo Sace per l’assicurazione credito
Èstato aperto il paracadute pubblico con garanzia Sace in favore delle assicurazioni del credito. Si tratta di una misura attesa dalle compagnie, le quali, come rilevato da MF-Milano Finanza a inizio novembre, lamentavano i ritardi nell’attivazione dell’ombrello quando erano trascorsi tre mesi dal via libera di Bruxelles. Il paracadute da 2 miliardi, con garanzia al 90%, copre gli indennizzi per insoluti relativi a fatture emesse dal 19 maggio 2020 al 31 dicembre 2020. La manovra potrebbe però estendere l’arco temporale della misura in linea con il nuovo quadro Ue per gli aiuti di Stato. La Legge di Bilancio in discussione alla Camera prevede infatti un’estensione della garanzia fino al 30 giugno 2021, in linea con quanto previsto per le altre garanzie statali relative all’attuale periodo emergenziale.

La crisi pandemica ha bruciato 150 miliardi di pil in Italia. Mentre la soluzione all’emergenza sanitaria pare ormai a portata di mano con il vaccino, la formula per la ripresa economica è ancora da trovare e per ogni azienda potrebbe essere diversa. L’ingrediente immancabile saranno però sempre gli investimenti pubblici e soprattutto privati. Come trovare le risorse per sostenerli? Alla domanda ha tentato di dare risposta la prima giornata della sesta edizione di «Motore Italia», evento organizzato da Class Editori e dal titolo «2021: Preparare il rilancio» che si conclude oggi (live su ClassCnbc, Sky 507, www.milanofinanza.it e Zoom. Il programma completo e le iscrizioni su www.classagora.it).
L’ipotesi di una corsia (parlamentare) «preferenziale» per il disegno di legge sul differimento dei termini per malattia, o infortunio del professionista (1474) si affaccerà stamani in commissione Giustizia del Senato. Ma la strada della concessione della sede deliberante (escludendo, cioè, l’intervento dell’Aula per le votazioni) non appare spianata, malgrado il testo (trasversale) sia forte del placet della conferenza dei capigruppo e della presidente dell’Assemblea di palazzo Madama Elisabetta Alberti Casellati, affinché possa continuare il suo cammino, in una fase nella quale è stato, invece, chiesto di «limitare» i lavori all’esame dei provvedimenti governativi riguardanti l’emergenza Covid-19.
Mini rivalutazione per le rendite dell’Inail. Dal 1° luglio le prestazioni per infortuni e malattie professionali salgono di appena 0,5% nei settori industria, marittimo e agricoltura. A stabilirlo due decreti del ministero del lavoro, pubblicati ieri nella sezione pubblicità legale del sito internet, che approvano la delibera Inail n. 32/2020. Settore industria. La rivalutazione, con effetto dal 1° luglio 2020 fino al 30 giugno 2021, comporta per il settore industria la fissazione della retribuzione media giornaliera per il calcolo del massimale e del minimale a euro 79,22 (78,83 euro fino al 30 giugno 2020). Di conseguenza, i limiti retributivi annui, minimo e massimo, da assumere per il calcolo delle rendite diventano, rispettivamente, pari a euro 16.636,20 (16.554,30 euro fino al 30 giugno) e a 30.985,80 euro (30.743,70 euro fino al 30 giugno).
Crediti commerciali non pagati? Arriva l’ombrello dello stato. A distanza di quasi sette mesi dalla sua istituzione per decreto, diventa finalmente operativa la garanzia Sace in favore degli assicuratori, per le coperture erogate alle aziende sul credito a breve termine (si veda ItaliaOggi del 12/5/2020 e, da ultimo, ItaliaOggi del 5/11/2020). A disposizione di questo scudo contro i mancati pagamenti c’è un budget da due miliardi di euro.
  • Bnp Paribas Cardif
tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, Bodyguard, startup a vocazione sociale e Fare x Bene Onlus, associazione che sostiene promuove e tutela i diritti inviolabili della persona, presentano «Bodyguard per le famiglie», una soluzione di protezione dal cyberbullismo che permette ai genitori di proteggere i figli in tempo reale da qualsiasi forma d’odio sui social network. Consente di bloccare, prima che vengano pubblicati, i contenuti violenti, discriminanti o che incitano all’odio.
  • Aumento delle frodi
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio anti frode Acfe-Association of certified fraud, presentati nel corso del Financial crime & compliance forum, sui fenomeni di natura fraudolenta, si rileva che il 77% degli intervistati ha notato un aumento delle frodi fino ad agosto 2020, e il 92% prevede una crescita notevole dei crimini finanziari nei prossimi 12 mesi. Da qui l’interesse per la prevenzione degli illeciti, tema che nel corso del forum ha visto il confronto fra i settori regolamentati e le p.a. nel contrastare con maggiore efficienza fenomeni di malpractice e criminalità finanziaria, anche in vista del Recovery Fund. Dal forum, svoltosi a Palazzo Giustiniani a Roma, è emersa l’esigenza di avviare una sinergia pubblico-privato per affrontare la sfida digitale, la prevenzione degli illeciti e la funzione di compliance.
  • Aigis Banca scommette sul fintech
Nasce Aigis Banca, uno specialist lender che utilizza l’intelligenza artificiale al servizio dello sviluppo economico delle pmi e del risparmio delle famiglie. La mission è offrire servizi di sintesi tra fintech e banca, supportati dall’impiego di tecnologie basate su automazione e artificial intelligence, per garantire tempi di risposta rapidi agli imprenditori che intendono richiedere finanziamenti. E questo attraverso una gestione online dei rapporti e delle operazioni bancarie. «Aigis Banca», ha spiegato l’a.d. Filippo Cortesi, «nasce con una visione ben chiara: agevolare gli imprenditori e garantire, al contempo, ottimi rendimenti ai risparmiatori». La banca è già attiva: la storia era iniziata tre anni fa con l’acquisizione di Gbm banca e i crediti erogati alle pmi hanno superato 300 milioni di euro, mentre i volumi di factoring ammontano a 500 milioni. L’obiettivo, ha aggiunto Cortesi, «è raddoppiare queste cifre nell’arco del biennio e crescere ulteriormente».
  • Mediolanum, raccolta da record a 6,6 miliardi
Anovembre Banca Mediolanum ha registrato volumi commerciali pari a 716 milioni di euro (9,5 miliardi da inizio anno). La raccolta netta è ammontata a 423 milioni (6,6 mld da gennaio), le erogazioni di mutui e prestiti a 279 milioni e la raccolta polizze protezione a 13 mln. «Abbiamo già raggiunto 3,4 miliardi in gestito da inizio anno, principalmente investiti in azionario, e un nuovo record storico per quanto riguarda la raccolta totale pari a 6,6 miliardi», ha commentato l’a.d. Massimo Doris. «Se consideriamo che il precedente record risale al 2009, altro anno di gravi preoccupazioni sui mercati e per l’economia, emerge ancora una volta la forza del nostro modello di business, in particolare nei momenti di crisi».

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  • Unicredit, sulle nozze con Mps lo scoglio dei risarcimenti danni
Ci sarebbero più strade per Mps per tirarsi fuori dalla secca più complicata, quella delle cause per complessivi 10 miliardi di danni tra azioni già avviate e minacciate. La maggiore è quella della Fondazione Mps, che da sola vale 3,8 miliardi di euro. Ma se il numero impressiona — dato che la banca capitalizza 1,1 miliardi — tuttavia esisterebbero «mitigazioni» che potrebbero alleggerire il carico, a vantaggio di Mps e di un eventuale acquirente, con Unicredit in pole position. La partita legale sarà uno dei temi del board del 17 dicembre nel quale il ceo Guido Bastianini esporrà il piano industriale stand alone che prevederebbe fino a 6 mila esuberi. Attualmente Mps ha accantonato 900 milioni a copertura di sconfitte in tribunale o transazioni. Secondo più fonti, si tratta di una cifra tenuta bassa sia per ragioni tattiche sia perché il reale rischio di soccombenza è stato analizzato nelle singole cause dagli esperti legali, e ancora più approfonditamente lo sarà quando usciranno le motivazioni della condanna degli ex vertici Alessandro Profumo e Fabrizio Viola per le operazioni Santorini e Alexandria.

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  • Unicredit al centro del risiko la Borsa si scalda per Bper Mps e Bpm ancora in pista
Unicredit resta sotto i riflettori. La partita principale è la ricerca del nuovo amministratore delegato ma nel frattempo impazza il toto-risiko. Le due vicende si intrecciano e secondo indiscrezioni di stampa tra le possibili ipotesi di matrimonio per la banca guidata da Jean Pierre Mustier, ormai in uscita, ci sarebbe anche Bper. Oggi ci sarà una riunione del consiglio di amministrazione di Unicredit. Un cda ordinario, convocato da tempo, che però a questo punto non potrà prescindere da un’aggiornamento sul processo di selezione del futuro consiglio – e dell’ad – con un’informativa del Comitato governance. La stessa ipotesi Bper, che fa perno sul fatto che sta per scadere l’accordo di bancassicurazione Unicredit- Aviva (il che darebbe una marcia in più a Unipol, primo azionista di Bper) ha come lato debole della costruzione il fatto che la banca target deve ancora cominciare a metabolizzare il salto dimensionale legato all’acquisizione degli sportelli ex Ubi. Lo stesso Alessandro Vandelli, ad della banca, di recente sembrerebbe aver mostrato una certa prudenza prima di imbarcarsi in nuove operazioni, nonostante Carlo Cimbri, numero uno di Unipol, abbia descritto come «affascinante» l’idea di un’unione con Banco Bpm. Semmai, è proprio in quella direzione che è più intuitivo guardare. Anche perché per Unicredit la vera partita sembra essere Mps: sempre che il nuovo ad condivida la mission e l’urgenza per il Mef di trovare una soluzione.

  • Mediolanum, raccolti 423 milioni a novembre
Banca Mediolanum ha realizzato a novembre una raccolta netta pari a 423 milioni di euro, portando così il totale da inizio anno al livello record di 6,6 miliardi. Sempre a novembre, l’erogazione di mutui e prestiti è stata di 279 milioni (7 miliardi nel 2020) e la raccolta di polizze di protezione di 13 milioni (121 milioni).
  • Azimut, 59,7 miliardi di amministrato
Azimut ha registrato a novembre una raccolta netta di circa 280 milioni di euro, portando così a 4,3 miliardi di euro il totale da inizio anno. Sempre a fine novembre il valore complessivo delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a 59,7 miliardi, di cui 46,1 miliardi di masse gestite.
  • Anima, masse gestite a 192 miliardi
La raccolta netta di risparmio gestito del gruppo Anima a novembre è stata negativa per circa 318 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per circa 100 milioni di euro. A fine novembre le masse gestite complessive ammontano a oltre 192 miliardi, in incremento di oltre 4 miliardi sul mese precedente.
  • Cala il compenso variabile dei ceo delle quotate

  • AXA in lizza per l’acquisizione di Aviva France
Il cedo di AXA France ha confermato che il gruppo è interessato alla controllata dell’assicuratore britannico. E’ un ipotesi da prendere in considerazione con molto interesse ma anche molta razionalità, ha detto.