di Giovanni Galli
Il superbonus 110% «durerà fino al 2021 e sarà prorogato». L’ha confermato, in occasione di un evento digitale di Pwc dedicato al settore immobiliare, il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. «Andremo oltre il 2021, stiamo quantificando quanto, ma non sarà una proroga molto lunga e dobbiamo immaginare meccanismi diversi», ha precisato l’esponente del governo. «Non è pensabile che lo Stato si faccia carico interamente dei costi di ristrutturazione degli edifici privati. Ha molto senso in una fase di grave crisi, in cui è necessario un boost all’edilizia, ma è impensabile che per i prossimi 10-20 anni questo meccanismo rimanga uguale a se stesso. È un incentivo unico in Europa per generosità e credo che sia molto utile anche per attirare investitori esteri. La politica della casa deve avere una molteplicità di dimensioni. Noi dobbiamo rifare migliaia e migliaia di condomini energivori e insicuri dal punto di vista sismico e abitazioni private. Lo faremo col 110% non solo per le case private, ma anche per l’edilizia popolare, perché gli Iacp e le aziende equivalenti potranno e possono utilizzare il 110%. Su questo fronte utilizzeremo il Recovery Fund e Next Generation EU per finanziare progetti molto importanti di housing sociale. Il tema delle politiche per la casa non è solo tema edilizio», ha argomentato il viceministro, «ma è anche un tema di strumenti di sostegno a quattro milioni di famiglie che vivono in affitto e credo che rafforzeremo ulteriormente nella nostra discussione della legge di bilancio gli strumenti per sostenere le famiglie più fragili che vivono in affitto».

Proposte dalla commissione

Ieri intanto sono state approvate all’unanimità dalla commissione bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria le conclusioni in merito all’applicazione delle misure fiscali per la riqualificazione energetica e sismica. «Finalmente la politica senza alcuna divisione, nella sua espressione più elevata, ha saputo recepire in un documento unitario, che a breve sarà presentato alle istituzioni, i suggerimenti e le proposte di maggioranza ed opposizione per migliorare una misura del decreto Rilancio di potenziale sviluppo, ma limitata nelle proprie potenzialità da un eccesso di vincoli e limitazioni operative», dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, capogruppo nella commissione bicamerale di Vigilanza sull’Anagrafe tributaria. «Abbiamo saputo ascoltare le categorie interessate e gli ordini professionali coinvolti nella operatività della predetta agevolazione, ed abbiamo quindi recepito le criticità evidenziate, proponendo dei correttivi in termini di una necessaria ed imprescindibile semplificazione della normativa. Auspico, perciò, che il governo voglia rispondere prontamente alle sollecitazioni dei Commissari bicamerali, modificando la normativa nella direzione indicata. È forse un ultimo appello per rispondere alle difficoltà del Paese».

E il deputato della Lega Ugo Parolo, presidente della commissione di Vigilanza sull’anagrafe tributaria ha sottolineato come dal ciclo delle audizioni «si sia potuto constatare come la normativa sul superbonus sia stata accolta in maniera ambivalente: da un lato come una grande opportunità per generare effetti espansivi nell’economia del Paese rappresentando altresì un importante sostegno sia per i cittadini che per gli operatori del settore, favorendo peraltro il percorso di rigenerazione urbana, ma dall’altro come un beneficio difficile da ottenere, soprattutto per la complessità burocratica».

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