Consumi in forte frenata a causa della pandemia. L’edizione numero 27 dell’Osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, registra un calo degli acquisti di beni durevoli a 61,3 miliardi di euro, l’11,4% in meno rispetto al 2019, in linea con il trend dei consumi tout court  (i beni durevoli pesano per il 6,3% sui consumi totali, contro il 6,4% del 2019).

I cali più pesanti si registrano in Lombardia (-12,7%), Veneto (-12,4%) e nelle Marche (-12%).

Va comunque detto che, con una spesa complessiva di 12,3 miliardi, la Lombardia rimane la regione con la maggiore incidenza in valore assoluto (7,5%) sui consumi dei durevoli, davanti al Lazio con 5,9 miliardi (3,6%) e al Veneto con 5,8 miliardi (3,5%).

Il settore auto è quello maggiormente in sofferenza, visto che la spesa cui la spesa per i veicoli è scesa del 15,7% a 33,5 miliardi (auto nuove, usate e moto), mentre è cresciuta quella di segmenti legati alla trasformazione tecnologica della casa come l’information technology (+23,5%) e i piccoli elettrodomestici (+9,5%).

Prevedibile il boom dell’e-commerce: oltre il 56% degli italiani preferisce comprare su internet anzichè in negozio.

L’andamento dei consumi riflette i cambiamenti radicali innescati dall’emergenza sanitaria. L’esplosione dello smart working e della didattica digitale integrata ha restituito centralità alla dimensione familiare, orientando il lifestyle verso la funzionalità, la sicurezza e il comfort degli ambienti domestici”, ha detto Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, facendo riferimento a due dati, il +30% dei congelatori e il +37% dei wine cabinet e spiegando che “la casa diventa, al contempo, un rifugio e uno spazio sempre più votato al benessere”.

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