Il mercato dell’assicurazione cyber raggiungerà gli 84 miliardi entro il 2024. I ciberattacchi si sono moltiplicati negli ultimi 5 anni e oggi il mercato della protezione informatica è già valutato a 25 miliardi di dollari in tutto il mondo, anche se tra l’80% e il 90% negli USA.

Lo ha spiegato Vicente Cancio, CEO di Zurich in Spagna, nel suo intervento alla ‘In Conversation Series’ che Aon ha appena organizzato con la partecipazione di esperti del settore pubblico e privato per analizzare il ruolo dell’InsurTech e del finanziamento digitale in un ambiente complesso come quello attuale. Il manager, come riporta Aseguranza, ha ricordato che il Covid-19 ha reso le esposizioni cyber più rilevanti e importanti, poiché le società e le aziende sono più collegate digitalmente.

Cancio ha anche evidenziato l’importanza dei dati per gli assicuratori, sottolineando che l’uso etico dei dati è assolutamente critico e dovrebbe essere una preoccupazione per tutti. Covid-19 ha distrutto il concetto che l’assicurazione non può essere digitale perché è troppo complessa e, anche se a rilento, diventerà più digitale, ha detto.

Ha anche discusso di come la digitalizzazione delle compagnie di assicurazione possa semplificare i loro processi, migliorare le esperienze dei clienti ed essere più efficace. D’altra parte, ha sottolineato l’emergere di nuovi mercati digitali e il desiderio dei consumatori di passare al digitale. A questo proposito, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con FinTech e InsurTech e il probabile aumento della concorrenza. Ha inoltre indicato che le PMI sono seriamente colpite dalla situazione attuale dell’economia e che non è solo un problema nelle mani degli assicuratori. Il panorama dei rischi sta cambiando, non solo a causa della pandemia, ma anche di altre minacce come il rischio informatico. La collaborazione pubblico-privato sarà essenziale.

Il Covid-19 conferma la necessità di un mercato digitale unico europeo

La crisi causata dal Covid-19 ha confermato la necessità di un mercato digitale unico europeo per tutte le aziende. Inoltre, la strategia di finanziamento digitale dell’Unione Europea rappresenta un’opportunità per sviluppare solide infrastrutture digitali che consentano la continuità del business e migliorino l’accesso alla protezione assicurativa.

Questa è stata una delle principali conclusioni dell’incontro in cui Eduardo Dávila, CEO di Aon Iberia e del Medio Oriente, ha sottolineato l’importante ruolo che la digitalizzazione svolgerà nella ripresa dell’economia dall’impatto del coronavirus, indicando che il ruolo della Commissione Europea, in termini di promozione della digitalizzazione, è sia sul fronte degli investimenti che su quello normativo. Ha indicato che in Spagna sono iniziati i lavori su due normative specifiche: la Digital Operational Resilience (DORA) sul rischio informatico e la Markets for Cryptoactives (MiCA), che si occupa delle norme sulle crittometrie. Ha anche fatto riferimento alla legge recentemente approvata dal parlamento spagnolo per incoraggiare la trasformazione digitale del sistema finanziario attraverso la creazione di una sandbox regolamentare.

In conclusione, tutti i panelisti hanno convenuto che il  Covid-19 ha sconvolto il settore dei servizi finanziari e ha accelerato il processo di digitalizzazione, causando un cambiamento nel comportamento dei consumatori e dei clienti, con più interazioni digitali, nonché l’irruzione di una nuova cultura e di un nuovo modello organizzativo che pone il cliente al centro, e in cui FinTech e InsurTech possono dare un importante contributo. Hanno anche concordato sulla necessità che l’Europa abbia una solida strategia in questo senso, stabilendo un quadro normativo e un’adeguata politica di investimento che consenta lo sviluppo di processi di digitalizzazione in tutta l’UE.

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