Intesa Sanpaolo ha avviato Obiettivo Pensione, prestito a condizioni agevolate per chi è vicino alla pensione ma non è in grado di pagare gli ultimi mesi di contributi. Coloro a cui mancano meno di tre anni e più di 6 mesi alla pensione possono così accedere a un finanziamento in tranche trimestrali, utilizzabile solamente per il pagamento dei contributi Inps. Una volta raggiunta la pensione, potranno restituire le somme utilizzate con diverse modalità: in unica soluzione, attraverso la cessione del quinto della pensione o con un prestito personale a tasso agevolato di durata fino a 10 anni. Il prestito si rivolge a disoccupati prossimi al raggiungimento o che hanno raggiunto l’età per andare in pensione ma non hanno ancora raggiunto il requisito minimo di contribuzione previsto e ai disoccupati che versano volontariamente contributi a fini pensionistici ma hanno dovuto sospendere i pagamenti per sopravvenute difficoltà economiche.

La nuova iniziativa è realizzata grazie al Fund for Impact, lo strumento di Intesa avviato con il piano di impresa 2018-2021 per promuovere iniziative di inclusione creditizia di persone e famiglie generando un potente impatto sociale. «Quasi 600 mila italiani non possono andare in pensione dopo un’intera vita di lavoro: hanno perso il lavoro o sono usciti volontariamente per iniziare un’attività in proprio poi sfumata», spiega Marco Morganti, responsabile direzione Impact Intesa Sanpaolo. «In ogni caso la pensione è irraggiungibile perché ci sono ancora contributi da pagare che la banca, in assenza di garanzie, non può anticipare con un prestito; rimane aperta solo la strada del lavoro nero o della finanza informale, compreso il ricorso all’usura. Dal 23 dicembre di quest’anno», continua Morganti, «è invece diventato disponibile per tutti Obiettivo Pensione, l’apertura di credito all’1,7% d’interesse che si restituisce attraverso la cessione del quinto della pensione o con un finanziamento personale che dura fino a 10 anni. Obiettivo Pensione è il quarto nato della fabbrica impact di Intesa Sanpaolo, dopo i prestiti di inclusione per gli studenti universitari, le mamme lavoratrici e le famiglie che non hanno strumenti per la didattica a distanza. Come negli altri casi, si spezza il circolo vizioso tra esclusione dal credito e impossibilità di progettare il proprio futuro», ha concluso il banchiere. (riproduzione riservata)

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