Epheso e Assinews presentano ICAP. In questo appuntamento e nel prossimo scopriremo insieme il modello di analisi dei bisogni assicurativi della famiglia IDD compliant per proseguire con appuntamenti quindicinali dove affronteremo dei casi tipo.
Con il processo normativo intrapreso dal 2018 a livello europeo con la Direttiva IDD e a livello nazionale a recepimento della stessa, sono state introdotte maggiori tutele per il cliente finale e di conseguenza una serie di obblighi per i distributori. Gravano quindi delle maggiori responsabilità in capo a chi si occupa di distribuire i prodotti assicurativi, siano esse società o intermediari.
Epheso risponde alle nuove esigenze dei professionisti di settore con un sistema dedicato: ICap, il modello di analisi dei bisogni assicurativi della famiglia IDD compliant
ICap consente l’elaborazione di soluzioni assicurative adeguate alle reali esigenze, possibilità e necessità di ogni cliente privato. La piattaforma infatti promuove un profilo consulenziale in armonia con il principio deontologico di “adeguatezza del contratto”, imposto dall’IVASS e assolve al c.d. “needs and demands test” previsto dalla Direttiva (UE).
Il percorso di censimento di ICAP concorre alla definizione del profilo anagrafico, reddituale, patrimoniale e agli obiettivi del nucleo familiare. Sulla base dei dati raccolti, ICap elabora una classifica dei bisogni correnti e futuri, secondo il calcolo statistico dei rischi e secondo le necessità dichiarate.
Per meglio comprendere le potenzialità di ICap percorriamo su queste pagine i passaggi di un’analisi tipo, senza entrare nel merito dei “numeri” in questi due primi appuntamenti, ma limitandoci a esaminare i dati richiesti durante il percorso di censimento e la tipologia di risultati restituiti.
Analisi dei bisogni previdenziali e dei rischi assicurativi del nucleo familiare di Mario Rossi
- Mario Rossi, capofamiglia di 45 anni, avvocato.
- Lucia Bianchi, coniuge di 40 anni, dipendente di azienda privata.
- Paolo Rossi, figlio di 10 anni, soggetto a carico.
Il nucleo familiare possiede un’abitazione di proprietà nella quale risiede, alla quale è collegato un mutuo ventennale stipulato da cinque anni.
Anagrafica
Il primo passo da compiere è il censimento del nucleo familiare e delle relazioni che intercorrono tra i componenti, fondamentali al fine di stabilire i flussi economici.
Andrà sempre individuato un “capofamiglia” con un proprio reddito, ovvero la figura portante del nucleo.
Anche i familiari senza reddito e quindi a carico sono da censire.
Redditi
Per ogni soggetto non a carico andranno censiti i redditi al fine di determinare le risorse a disposizione del nucleo familiare.
I redditi potranno essere derivanti da un’attività lavorativa o da una pensione, se di altra natura andrà indicato “altro”.
In caso di reddito da lavoro, in funzione della tipologia selezionata, il sistema rileverà automaticamente l’ente previdenziale di riferimento. Se non si indica una data di fine attività, verrà considerata la prima data utile stimata di pensionamento.
In caso non si conosca l’importo lordo del reddito percepito dal soggetto, lo si potrà calcolare dall’importo netto.
Di default l’anno di riferimento del reddito inserito è quello attuale, tale dato potrà però esser variato in funzione delle esigenze.
La carriera attesa, fa riferimento alle aspettative di crescita che il soggetto prevede per la sua posizione lavorativa, a seconda del valore selezionato (normale 1%, media 2%, buona 3%) tale dato influenzerà la stima per gli anni futuri e quindi anche le stime attese per la previdenza.
Oltre al capofamiglia, possono essere gestiti altri tre soggetti portatori di reddito.
Per ogni soggetto si può inserire una posizione lavorativa attuale e due pregresse. In caso di pregresse il sistema terrà conto dei diversi enti previdenziali in cui il soggetto ha contribuito. Sarà poi il sistema a considerare l’ipotesi di cumulo più conveniente stimando l’importo e la decorrenza pensionistica del soggetto in funzione delle normative vigenti.
Le informazioni fin qui censite consentono di ottenere rapidamente un risultato preliminare efficace sui bisogni di oggi e di domani in funzione delle coperture garantite dallo Stato sociale in termini di prestazioni pubbliche IVS. Nella successiva area, il censimento avanza ad un maggiore livello di definizione con la rilevazione della situazione patrimoniale del nucleo familiare.
Patrimonio
Nella sezione del patrimonio andremo ad indicare le posizioni patrimoniali attive e passive; nel nostro caso censiremo l’immobile di proprietà e il relativo mutuo ad esso collegato.
Posizione patrimoniale attiva: Casa di proprietà
I dati qui richiesti contribuiranno alla quantificazione del livello di esposizione al rischio furto e incendio dell’immobile. Ulteriore obiettivo della rilevazione è la stima del valore di ricostruzione a nuovo (perdita massima) in caso di incendio o calamità similare.
Sono in prima istanza richieste le informazioni generali sull’immobile, riguardanti le caratteristiche strutturali, logiche e commerciali. L’anno di costruzione e il tipo di immobile contribuiscono alla determinazione dello stato dell’abitazione. La specifica sulle dimensioni dell’unità immobiliare e dei locali accessori concorre a quantificare l’estensione dell’eventuale evento avverso e relativa valutazione del danno in caso di incendio. Viene richiesto il valore commerciale dell’immobile che non viene considerato nei calcoli dei bisogni assicurativi, ma viene riportato solo a titolo di raffronto.
È inoltre richiesta una valutazione del valore del contenuto che si ritiene soggetto a rischio furto, nonché la specifica del contenuto (rappresentato dal valore dei mobili, arredi, beni durevoli o preziosi) a rischio distruzione.
Le ulteriori informazioni, richieste per un maggiore dettaglio, andranno a determinare l’esposizione al rischio con diversa incidenza.
Posizione patrimoniale passiva: Mutuo
Andranno poi censite le posizioni debitorie in essere del nucleo familiare. Nel caso specifico il mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione principale. Qualora non si conosca l’importo residuo potrà essere ricavato tramite la funzione “calcola”, specificando una data di riferimento.
A questo punto la nostra attività di consulenza necessita di ulteriori informazioni per un maggiore dettaglio: gli obiettivi che la famiglia analizzata intende porsi. La raccolta di dati proseguirà indagando sulla propensione al risparmio della famiglia e sul suo eventuale interesse a coperture assicurative di tipo previdenziale, sullo stato di salute e sul fabbisogno richiesto per garantire lo studio dei figli. Nel prossimo appuntamento sviscereremo l’approccio di ICap nel richiedere e definire questo tipo di informazioni.
ICAP è disponibile in formazioneivass.it