RISORSE UMANE

Forte riduzione degli organici bancari. Stabilità del settore assicurativo. Solidità dei contratti di lavoro e delle retribuzioni

Autore: Fausto Panzeri
ASSINEWS 326 – gennaio 2021        

“Io vado in banca, stipendio fisso, così mi piazzo e non se ne parla più”. Così cantava Nanni Svampa con i Gufi a metà degli anni Sessanta ironizzando, in puro stile cabarettistico, sulle insicurezze degli italiani in cerca di una tranquillità lavorativa che consentisse una posizione sociale sicura e rispettabile. A mezzo secolo di distanza anche la sicurezza del posto fisso in banca si è ormai sgretolata, mentre resta ancora solida per i dipendenti delle compagnie di assicurazione. Basterebbe, infatti, confrontare alcuni dati sintetici per spiegare meglio queste nostre affermazioni.

Prima di addentrarci nell’analisi dei dati relativi ai dipendenti delle imprese assicurative, che esaminiamo con la cadenza periodica di circa un triennio, esponiamo alcune cifre relative ai dipendenti del sistema bancario e finanziario. Confrontando le statistiche di Banca d’Italia, Mediobanca e altre istituzioni, possiamo rilevare che, nell’ultimo decennio i dipendenti bancari sono diminuiti del 19% e il loro costo annuo sfiora i 70mila euro.

Se analizziamo lo stesso periodo, relativamente alle imprese assicurative, possiamo rilevare che la diminuzione dell’organico è stata dell’1% circa e i costi medi per addetto ammontano a 94.280 euro. Una differenza del 35% circa a favore degli assicuratori. E pensare che negli anni Settanta il paragone retributivo era decisamente a favore del comparto bancario. Prendiamo in esame i dati relativi al numero degli addetti nel corso degli ultimi 15 anni.

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