di Francesco Bertolino
Il modello è quello dell’americana Palantir, società di cyber intelligence che, dopo essersi costruita una reputazione negli appalti governativi, è cresciuta nei servizi alle imprese fino a quotarsi a Wall Street con una valutazione di 22 miliardi di dollari. L’italiana Cy4Gate, in realtà, quest’ultimo passaggio l’ha già compiuto: a giugno si è quotata sul segmento Aim di Borsa Italiana, raccogliendo 21 milioni di euro. Risorse che ora stanno finanziando i piani di espansione nel settore delle imprese della società, già fornitrice di governi, eserciti, intelligence e forze dell’ordine. «Il 70% del nostro fatturato deriva dagli appalti pubblici, ora puntiamo ad aumentare la penetrazione nel mercato corporate», spiega Eugenio Santagata, ceo di Cy4Gate, «a tal fine abbiamo sviluppato e lanciato un nuovo prodotto, Quipo, che mette strumenti di cyber intelligence a disposizione dei decisori aziendali». Quipo sfrutta algoritmi, intelligenza artificiale e data mining per raccogliere dati da cui estrarre informazioni utili ad assumere scelte cruciali per il futuro di un’impresa. Il sistema può infatti analizzare foto, pagine internet, contenuti sui social network e altri dati eterogenei provenienti da fonti aperte o chiuse, elaborarli e sistematizzarli in un’analisi. I report possono poi servire da base per stabilire, per esempio, se effettuare un’acquisizione, esaminare la concorrenza o selezionare un nuovo fornitore. «Il prodotto è destinato ad aziende medio-grandi, dai 30 milioni di fatturato in su e si rivolge anche al mondo finanziario, banche e fondi, che dai dati alternativi possono trarre fra l’altro indicazioni utili per gli investimenti», aggiunge, «per le imprese più piccole invece la nostra proposta riguarda più la cybersecurity». Primo ambito di competenza di Cy4Gate, se non altro in ordine cronologico, è infatti la sicurezza informatica, settore quantomai strategico non solo per i governi ma sempre più anche per le aziende come dimostrano i recenti attacchi subiti da aziende del calibro di Enel, Campari e Leonardo. «L’emergenza sanitaria ha evidenziato una volta di più l’esigenza di cybersicurezza», conclude Santagata, «un’attività che si è dimostrata anti-ciclica e resistente anche a choc economici quale la crisi pandemica». (riproduzione riservata)

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