Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica ha deliberato di procedere direttamente al
rimborso mediante acquisto delle azioni detenute dagli azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso, per 20.577.624 azioni e dunque di riconoscere agli stessi il valore stabilito in caso i recesso pari a €5,47 per azione, con termine massimo per la liquidazione in favore degli azionisti alla data del 31 gennaio 2021, utilizzando a tale scopo le riserve disponibili da utili, più precisamente prelevando dalla riserva straordinaria l’importo relativo.

Lo rende noto la compagnia in una nota, dove precisa che il riacquisto da parte di Cattolica di tali azioni oggetto di recesso, corrispondente ad un esborso di euro 112.559.603, avrebbe un impatto peggiorativo sul Solvency II Ratio di Gruppo pari a circa 8 punti percentuali.

Per effetto e all’esito di tale riacquisto, la Società verrebbe a detenere n. 27.902.475 azioni proprie, pari al 12,2% del capitale sociale.

Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato all’Amministratore Delegato di verificare la legittimità di talune posizioni di soci oggetto di contestazione nell’ambito della procedura di recesso, per un controvalore massimo di circa €3 milioni, e di valutarne l’eventuale accoglimento, vagliandoli caso per caso, con il conseguente relativo incremento del
numero di azioni oggetto di acquisto.

Il Consiglio ha inoltre approvato la riorganizzazione proposta dell’Amministratore Delegato, Carlo Ferraresi, volta a definire una nuova struttura di Gruppo più snella e funzionale alle strategie di business, ai clienti e alle sfide del mercato, mutato in maniera radicale nel corso di questo anno caratterizzato dai forti impatti legati al Coronavirus.

Nella stessa seduta il Cda ha nominato Marco Lamola Vice Direttore Generale con specifico focus per la Rete Agenti. A diretto riporto dell’Amministratore Delegato, oltre a Lamola, proseguiranno a essere i tre Vice Direttori Generali: Nazareno Cerni con la responsabilità dei Danni Non Auto e Riassicurazione; Samuele Marconcini con il ruolo di COO al quale riporteranno in aggiunta alle precedenti responsabilità anche i Sinistri; e
Atanasio Pantarrotas, CFO di Gruppo con l’aggiunta della struttura di M&A.

Nell’ottica di una forte crescita interna, adeguamento alle rinnovate esigenze del Gruppo e al corretto cambio mix generazionale, sono stati inoltre nominati 8 nuovi dirigenti, di cui circa il 40% donne e tutti con età inferiore ai 45 anni.

Carlo Ferraresi, Amministratore Delegato del Gruppo Cattolica Assicurazioni, ha dichiarato: “Con questa organizzazione abbiamo definito nuove linee strategiche per il Gruppo, dato un segnale forte al mercato e dimostrato che Cattolica Assicurazioni è una società in costante crescita ed evoluzione.  Grazie al nuovo assetto saremo ancora più pronti a rispondere alle sfide che il settore finanziario e assicurativo dovranno affrontare nei prossimi anni. Sono particolarmente fiero per la crescita interna di nuove e importanti figure professionali, a dimostrazione che la nostra scuola di manager interna continua a formare validi talenti”.

Intanto, la Consob (rispondendo a diversi quesiti ricevuti) ha precisato che se il gruppo Generali dovesse superare la soglia del 25% del capitale di Cattolica assicurazioni, non ci sarebbe alcuna esenzione dall’obbligo di opa. L’authority ha risposto sul sito internet alla domanda arrivata anche dalla compagnia triestina. L’interrogativo era connesso alla copertura del recesso legato alla trasformazione in spa, poco più di 20 milioni di azioni per circa 112 milioni, di cui la compagnia dovrà farsi carico direttamente.