di Elena Dal Maso
Banca Generali ieri ha annunciato di essere entrata nel business del Bitcoin. Il polo bancario del gruppo Generali ha infatti chiuso un accordo con la fintech Conio Inc., che opera nel settore delle criptovalute ed è guidata da Christian Miccoli, il manager che ha reso famosa Ing in Italia. Conio è un wallet provider, offre servizi di custodia, negoziazione e reporting, per ora solo sul bitcoin. La partnership prevede l’ingresso di Banca Generali nel capitale di Conio per poter far crescere la società, oltre alla distribuzione dei prodotti all’interno dell’offerta digitale dell’istituto. La società, guidata dall’ad Gian Maria Mossa, ha partecipato quale main investor a un’operazione di aumento di capitale di Conio per 14 milioni di dollari nel complesso. A fine novembre, la capitalizzazione complessiva delle criptovalute ha raggiunto 580 miliardi di dollari, di cui quella del bitcoin costituisce circa i due terzi. Gli scambi giornalieri a livello mondiale sono pari a 280 miliardi di dollari con circa 60 milioni di utenti che negoziano criptovalute con wallet.

Conio Inc. ha una serie di brevetti pensati per garantire la sicurezza di custodia e la riduzione di rischio controparte, fra cui un sistema di custodia di valute digitali multi-firma (su 3 chiavi di sicurezza), che potrà essere esteso a qualsiasi moneta digitale in futuro. La società è stata fondata nel 2015 a San Francisco da Christian Miccoli, manager con un passato importante in CheBanca! (gruppo Mediobanca), Ing Direct e McKinsey e da Vincenzo di Nicola, quest’ultimo con esperienza in Microsoft e Stanford University e fondatore di GoPago, tecnologia acquisita da Amazon. I due ricoprono il ruolo di co-ceo di Conio Inc, che oggi serve oltre 150 mila portafogli di criptovalute per la clientela italiana. Secondo Mossa, «il futuro assetto dei mercati finanziari potrà sicuramente essere influenzato dalla tecnologia blockchain, che continua a farsi largo, in primis tra le criptovalute, così come in molti altri ambiti. Alcune banche centrali hanno già avviato studi e progetti per l’introduzione di monete digitali da affiancare ai sistemi tradizionali, player globali nei sistemi di pagamento stanno includendo questo nuovo mondo nei loro modelli di business e in Svizzera stiamo assistendo alla nascita delle prime banche su sistemi proprio di blockchain». Dopo la fase di sviluppo e assestamento industriale degli ultimi dieci anni, le criptovalute stanno facendo il loro ingresso nell’offerta alla clientela delle istituzioni finanziarie tradizionali. Il titolo Banca Generali ieri ha chiuso in rialzo dello 0,5% a 27,32 euro. (riproduzione riservata)

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