di Marco Capponi
Il rush finale dell’anno conferma il trend: il 2020 è stato un anno vincente per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede. Solo a novembre, secondo i dati diffusi da Assoreti, la raccolta è stata positiva per 3,2 miliardi di euro, con un aumento del +13% rispetto allo stesso mese del 2019. Da gennaio le reti hanno realizzato una raccolta netta di 37,7 miliardi (+22,4% annuo). A guidare il mese è stato in particolare il risparmio gestito, «secondo una logica di protezione attiva dei portafogli», ha commentato il segretario generale dell’associazione, Marco Tofanelli. Il saldo netto di raccolta, pari a 3,2 miliardi, è in crescita annua del +60%. Stabile invece la componente amministrata (deflussi per 21 milioni) per via del bilanciamento tra titoli e liquidità. A livello di gestito i volumi hanno mostrato crescite tendenziali sia sugli strumenti di investimento collettivo (fondi e sicav) sia sulla componente assicurativa. Le sottoscrizioni in fondi comuni di investimento sono state di quasi 1,5 miliardi di euro (crescita annua del 184,2%), concentrate in massima parte sulle gestioni collettive estere di tipo aperto. Per quanto riguarda le singole reti, infine, la classifica del mese è guidata dal gruppo Fideuram (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Iw Bank e Sanpaolo Invest), con una raccolta positiva di 1,1 miliardi (875 milioni il gestito). Segue Finecobank con 559 milioni (708 di gestito). Al terzo posto Banca Generali: 406 milioni totali e 409 di gestito. Da inizio anno le raccolte maggiori sono state registrate dal gruppo Fideuram (10,6 miliardi), Finecobank (6,7) e Banca Mediolanum (5,5). (riproduzione riservata)

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