di Nicola Carosielli

Si chiude con un patteggiamento da 30 milioni, con parere favorevole della procura di Milano, l’inchiesta che ha visto indagata Ing Italia con l’ipotesi di reato di riciclaggio. Un milione è la pena concordata per il reato di riciclaggio, del quale è indagata l’unità italiana di Ing come persona giuridica, mentre 29 milioni sono oggetto di confisca in quanto frutto del presunto reato. La vicenda trae origine da alcune truffe online messe a segno dal 2016 al 2018 ai danni di cittadini europei che in molti casi prenotavano e pagavano soggiorni e vacanze in Italia a operatori inesistenti. Prodotti e servizi erano messi in vendita attraverso piattaforme ignare, come Amazon o Airbnb, ma i truffatori chiedevano alle vittime di accreditare gli importi su conti correnti online aperti in Ing Italia. Gli importi di ogni truffa arrivavano al massimo al migliaio di euro, ma la vastità e la serialità del fenomeno ha fatto arrivare in procura a Milano decine e decine di ordini di indagine europei provenienti dalle autorità giudiziarie di molte nazioni, ma soprattutto dalla Germania.

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