Attualmente la soglia è a 65 anni per gli uomini, 64 per le donne
di Simonetta Scarane

In pensione a 62 anni? O a 64? Queste soglie sono state superate da tempo nel Regno Unito dove, da ottobre 2020, l’età per la pensione statale salirà a 66 anni (dagli attuali 65), per raggiungere 67 anni nel 2026 e 68 anni nel 2044. Oggi, in media, gli inglesi vanno in pensione a 65 anni, gli uomini, e 64 anni le donne contro i 63,4 anni per entrambi i sessi in Francia dove, da oltre due settimane va avanti la protesta contro la riforma delle pensioni voluta dal governo di Emmanuel Macron.

L’innalzamento dell’età pensionabile a 66 anni, da ottobre prossimo, nel Regno Unito, è frutto di una riforma che si rifà al passato, al 1950, quando l’età della pensione era fissata a 67 anni, per gli uomini e a 64 per le donne.
Nel 1908 si andava in pensione a 70 anni in Uk, secondo quanto ha riportato Le Monde.
Soltanto a partire dagli anni Novanta l’età della pensione dei britannici fu abbassata a 63 anni per gli uomini e a 61 anni per le donne, prima di ricominciare ad aumentare.

Il sistema pensionistico britannico è diverso da quello degli altri paesi europei. È formato da due livelli. Il primo livello prevede la pensione statale, una sorta di età minima di pensionamento allo stesso livello per tutti, a condizione che abbiano versato i contributi per 30 anni. Attualmente questa pensione statale ammonta a 8.750 sterline (10.500 euro) l’anno ed è integrata (pensione di secondo livello) dai fondi pensione privati. È dal 2012 che il governo tenta di raddrizzare la barra.
Le aziende britanniche sono obbligate a iscrivere i propri dipendenti a un fondo pensione al quale i lavoratori contribuiscono con l’8% del proprio stipendio (di cui il 3% è a carico dell’azienda). Un grande fondo pensione statale è stato creato per questo. E 9 milioni di britannici sono iscritti. Tuttavia, la disparità di trattamento pensionistico in Uk dipende dalla generosità delle aziende quanto a contributi versati e dai metodi di gestione dei fondi pensione. Per questo motivo il livello delle pensioni degli inglesi è molto diverso. I dipendenti del settore pubblico hanno un sistema separato.

La giungla dei fondi pensione, con situazioni molto diverse, spiega le enormi disparità. Quello che conta per i britannici è il proprio risparmio previdenziale piuttosto che l’età pensionabile. Per gli inglesi non è importante sapere a che età andare in pensione, ma con quale reddito. Il 40% dei lavoratori britannici non ha nessun risparmio previdenziale, secondo la Financial Conduct Authority, il gendarme dei mercati.

Inoltre, l’immobiliare gioca un ruolo cruciale perché al momento della pensione in Gran Bretagna è comune vendere la casa per acquistarne una più piccola, secondo quanto ha riportato Le Monde. All’incirca un quarto dei pensionati britannici lo fa. Questo sistema per capitalizzazione ha il vantaggio di non dipendere dalla piramide degli anziani perché ciascuno risparmia per se stesso. Questo non significa che i giovani stiano meglio. Anche in Uk incontrano grosse difficoltà per il lavoro precario e gli alti prezzi dell’immobiliare.
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